Non mi stancherò mai di ripetere che le modalità con le quali si verifica un furto sono di assoluta rilevanza per ottenere il risarcimento con l’assicurazione aziendale furto. L’imprenditore, invece, un po’ per ignoranza, un po’ per ingenuità è convinto del contrario.
Parlo di imprenditore, perché io mi occupo di consulenza assicurativa solo nei rischi industriali. E anche l’argomento oggetto di questo articolo è riferito solo alla polizza furto dedicata al mondo delle medie e piccole industrie.
Quello che i medi e piccoli imprenditori non sanno
L’azienda in questione è uno dei più grandi produttori di veicoli commerciali leggeri al mondo. Ha un fatturato di svariati miliardi di euro, e una struttura che prevede anche la presenza di un risk manager. Quest’ultimo, nell’ambito di una corretta gestione dei rischi ha trasferito alcune conseguenze economiche alle assicurazioni.
Nello stabilimento accedono ogni giorno oltre 100 visitatori e 300 fornitori. Un giorno l’addetto della portineria durante un controllo su un furgone dell’impresa di pulizie scopre che all’interno c’è un motore. Segnalata la cosa ai suoi superiori, parte un’indagine interna volta a scoprire se si trattasse di un caso sporadico oppure una prassi consolidata.
Effettivamente, l’azienda subisce questi furti da tantissimo tempo; grazie alla complicità della ditta delle pulizie sono stati rubati ricambi per un valore complessivo di oltre € 700.000 nell’arco di 5 anni.
Il risk manager dell’azienda, consapevole delle modalità con le quali questi furti hanno avuto luogo, non effettua la denuncia all’assicurazione, ma provvede a ridefinire le modalità con le quali poter mitigare questo rischio.
L’imprenditore medio, invece, sostiene che:
Ho stipulato un’assicurazione furto! Ho perso 30.000 euro di merce, voi mi dovete rimborsare!!! Ho fatto l’assicurazione furto per essere più tranquillo, che differenza fa com’è avvenuto il furto? Io non ho più 30.000 euro di merce.
Poiché in tutte le assicurazioni aziendali furto presenti in commercio (senza alcuna esclusione) vengono precisate le modalità con le quali il furto deve avvenire (pena la non indennizzabilità dello stesso), in questo articolo approfondiremo quali “tipologie” di furto sono assicurabili.
DISCLAIMER:
In particolare, andremo ad analizzare una delle polizze assicurative più estensive rispetto alle tipologie di furto assicurati. Tuttavia, potresti trovarne altre nel quale le modalità di introduzione dei locali sono più ristrette. Con le ovvie conseguenze in merito all’ampiezza della copertura.
Chi c’è dietro a questo blog?
Se è la prima volta che leggi un mio articolo, io sono Mario Cianci. Il fondatore del sistema di protezione per le medie e piccole industrie ormai conosciuto come Azienda Assicurata.
Dietro a questo sistema di protezione c’è la soluzione all’esigenza di tanti imprenditori, nauseati dalla mancanza di competenze specifiche da parte degli assicuratori generalisti.
Assicurazione aziendale furto: Violazione delle difese esterne
È assicurato il furto nel quale il ladro si introduce nel capannone mediante:
- Rottura
- Scasso
- Sfondamento dei muri, pavimento e soffitti
L’azienda che sentendosi sicura attraverso la presenza di un impianto d’allarme lascia una finestra aperta al pianoterra consentendo al ladro un facile accesso ai locali (dopo aver disinnescato l’allarme). Tale leggerezza gli costerà caro perché il furto non avverrà con nessuna delle modalità riconosciute dall’assicurazione.
1-Rottura e scasso
È la modalità più adottata dai ladri e universalmente riconosciuta come circostanza per la quale c’è di base un’operatività della polizza (al netto di quelle che possono essere le esclusioni). Per rottura e scasso ci riferiamo ad un infisso.
2-Sfondamento dei muri, pavimento e soffitti
Questa circostanza non è sempre contemplata nelle polizze, tuttavia la sua presenza è estremamente positiva per l’assicurato.
Questa estensione è operativa a condizione che vengano rispettate alcune caratteristiche costruttive, che vengono enunciate in polizza.
Assicurazione aziendale furto: uso di chiavi vere
La descrizione standard in uso nell‘assicurazione aziendale furto (violazione difese esterne) non comprenderebbe il furto che avviene con chiavi vere (onde evitare di assicurare sinistri che non sono altro che tentativi di frode da parte dell’assicurato).
Tuttavia, può verificarsi che il detentore delle chiavi le smarrisca oppure che gli vengano sottratte. Per tale ragione le compagnie più attente alle esigenze del cliente estendono la copertura anche al furto che avviene con chiavi vere smarrite o sottratte, ma comunque vincolando l’indennizzo al rispetto di alcune condizioni, ovvero:
- Denuncia di smarrimento delle chiavi alle autorità
- La denuncia di smarrimento deve essere antecedente il furto
- Il furto commesso con chiavi vere (smarrite o sottratte) è coperto solo per pochi giorni dalla data di smarrimento – che non è altro che il tempo materiale necessario per provvedere alla sostituzione della serratura
Questa deroga rappresenta comunque una “concessione” da parte dell’assicurazione che ben pochi strumenti avrebbe nel caso di sinistro architettato a tavolino.
Assicurazione aziendale furto: Uso di chiavi false, grimaldelli, o simili arnesi
Viene quasi sempre coperto nell’assicurazione aziendale furto quello che avviene con “uso di via diversa da quella ordinaria”, perché considerato una violazione delle difese esterne al pari di uno scasso.
Questo tipo di sinistro, detto anche dagli addetti ai lavori furto senza scasso, necessita di una “prova”.
Tale circostanza è dimostrabile tramite una perizia sulla serratura, poiché l’utilizzo di chiavi false o grimaldelli provoca sensibili difetti al meccanismo di chiusura. Un professionista delle assicurazioni per le aziende dovrebbe supportarti e consigliarti la strada da intraprendere per fornire la prova del furto.
Assicurazione aziendale furto: uso di via diversa da quella ordinaria
Quando si parla di furto con questa modalità, il pensiero va subito alla scalata. La dicitura che solitamente viene enunciata nella polizza è:
Per via, diversa da quella ordinaria, che richieda superamento di ostacoli o di ripari mediante impiego di mezzi artificiosi o di particolare agilità personale.
Tale “modalità” di furto non è molto praticata negli stabilimenti industriali, ragione che mi ha suggerito di non approfondirne ulteriormente il significato.
Assicurazione aziendale furto: clandestinità
Parliamo dello scenario nel quale una persona entra in uno stabilimento e vi rimane anche dopo la chiusura senza che gli ultimi che lasciano i locali se ne rendano conto.
L’estensione della garanzia assicurativa (se presente) è valida se la refurtiva viene asportata dopo la chiusura dei locali, poiché è essenziale che i locali siano chiusi.
Spetta all’assicurato fornirne la prova. Strada non sempre in discesa, poiché il ladro potrebbe uscire da una porta di sicurezza (non lasciando alcun segno di effrazione). Diverso sarebbe se per uscire forzasse un cancello oppure nel caso in cui fosse ripreso dalle telecamere.
Assicurazione aziendale furto: tipi di furto non assicurati
Per la legge del contrappasso le modalità di furto diverse da quelle indicare nella polizza non sono assicurate.
Quando c’è l’evento furto, il perito che effettua il sopralluogo nella tua azienda non viene con l’intenzione di trovare il cavillo per non pagarti, però il suo lavoro consiste nell’accertare le cause.
Il perito ha il compito di verificare che l’evento accaduto rientra nelle condizioni della polizza che hai sottoscritto. Se non ci rientra la colpa è di tutti fuorché del perito.
Per cui esci dalla mentalità che probabilmente fino ad adesso ti ha contraddistinto: “Se faccio un’assicurazione furto e subisco il danno, mi dovete pagare a prescindere da come questo è avvenuto” e inizia a raccogliere informazioni che ti mettano nella condizione di capire quali sono i limiti di operatività di quella polizza.
Se la materia trattata ti ha lasciato ancora qualche dubbio, lascia un commento con la tua richiesta specifica.
Alla tua protezione,