Tra le responsabilità dell’imprenditore rientra anche quella di pensare ad una scialuppa di salvataggio nel caso la nave abbia un danno allo scafo, per questo un valido aiuto all’ imprenditore potrebbe e dovrebbe arrivare dall’assicurazione azienda.
Quando parlo di imprenditori non intendo Alberto Bombassei o Giovanni Ferrero, ma l’imprenditore di una Pmi (ovvero con fatturato fino a 50 milioni di €) che si sveglia ogni mattina con il coltello tra i denti ed è alle prese con mille cazzi per far sì che l’azienda resti competitiva sul mercato e riesca anche a fare un po’ di utili.
Ogni giorno ti trovi a combattere:
- Da una parte con operai e fornitori, mai contenti e sempre pronti a chiedere qualcosina di più
- Dall’altra, con i tuoi clienti che pagano male o malissimo e non ti permettono di lavorare come vorresti
Finita la giornata lavorativa, dismetti i panni di imprenditore e ti ri-metti quelli da marito/genitore, ma anche qui non va meglio.
Richieste su richieste e molto spesso, anzi quasi sempre, le richieste hanno a che fare con i soldi.
- C’è da pagare la gita scolastica/la rata dell’università
- È uscito il modello nuove di scarpe che tutti gli amici di tua figlio/figlia già hanno
- Comunione, cresima, diciottesimo, matrimonio, ecc…
In una giornata tipo devi soddisfare moltissime richieste.
Fin quando il lavoro va bene e riesci a soddisfare tutto e tutti, l’armonia e la serenità regneranno sovrani, ma al minimo imprevisto il meccanismo si incepperà.
Chi ti starà vicino? Chi ti sosterrà?
Assicurazione azienda: Qual è il tuo giubbotto salvagente?
Il primo alleato di un imprenditore dovrebbe essere l’assicurazione azienda.
No, non sto vaneggiando e non sono diventato matto. Ti spiego.
La tua azienda è un meccanismo perfetto che grazie alla tua bravura ed alle tue capacità gira perfettamente.
Gira perfettamente perché tu ogni mattina lo olii e lo ingrassi come solo tu sai fare, ma se un giorno tu non potessi oliare questa macchina perfetta, cosa succederebbe?
Una violenta bomba d’acqua si abbatte sul tuo capannone e il magazzino dove avevi i prodotti pronti per essere spediti viene invaso dall’acqua. I clienti ti telefonano perché avevi promesso loro che la merce a giorni sarebbe arrivata. Tra macchinari e merci, i danni ammontano a € 750.000, e prima di 15 giorni non riuscirai a far ripartire la produzione.
A te chi ti aiuta? In questi casi su chi puoi contare?
Qui subentra l’assicurazione azienda.
L’assicurazione privata deve essere la tua ancora di salvataggio, nel momento di bisogno ti deve aiutare e supportare per far sì che quel meccanismo perfetto, qual è la tua azienda, non si inceppi ma continui a girare.
Immagino che anche tu un tempo, quando hai sottoscritto la prima assicurazione azienda, pensavi questo; poi è arrivato il giorno in cui dovevi chiedere un rimborso e tra tutte quelle persone che prima ti chiamavano e ti rassicuravano non hai trovato più nessuno.
Nulla di più classico. Questo è il problema che ogni giorno affronto e nel mio piccolo combatto. Provo a spiegarti perché succede questo e come puoi evitare di ricadere nella stessa trappola.
Partiamo con il capire di chi potrebbe essere la colpa e poi vediamo anche come risolvere il problema.
Di chi è la colpa? 20 % dell’imprenditore – 80% consulente
La maggior parte della colpa è, ovviamente, di chi ti ha fatto sottoscrivere la polizza.
C’erano, ci sono e ci saranno sempre consulenti generalisti che fatto tutto per tutti.
Purtroppo il campo assicurativo è molto vasto e complesso, un piccolo cavillo può fare la differenza e se il consulente non è specializzato ed aggiornato su un determinato argomento può commettere gravi errori.
Errori che ovviamente non si ripercuotono sul consulente, ma solo ed esclusivamente sull’imprenditore.
In questo mondo malato parte della colpa è anche tua, caro imprenditore, che non selezioni il tuo consulente per competenze (come fai per i tuoi dipendenti), ma solo per amicizia (è l’amico di, è il cugino di…) o peggio ancora per pigrizia (è l’assicuratore che abbiamo in famiglia, è l’assicuratore storico dell’azienda).
Dietro la tua superficialità si cela il consulente generalista che potrebbe causarti gravi, se non gravissimi, danni in azienda.
Ti voglio fare una domanda.
Se domani avessi bisogno di fare una visita al tuo piede dolorante, a chi ti rivolgeresti?
- Al medico di base?
- Al medico più economico?
- Al migliore ortopedico della città?
Chiaramente sceglieresti il migliore ortopedico della tua città. Allora perché la scelta del consulente assicurativo o non viene fatta (ti prendi quello che offre la casa) o viene fatta solo in base al prezzo del preventivo?
Questo accade solo per un motivo.
Scegli un giubbotto salvagente garantito
Fino ad oggi hai avuto a che fare con un consulente generalista che non è stato in grado di spiegarti e motivarti perché dovresti spendere più soldi per una polizza quando puoi sceglierne un’altra apparentemente uguale, ma che costa meno.
Il consulente specializzato, invece, potrebbe spiegarti perché sarebbe il caso di aggiungere una garanzia o perché sarebbe opportuno toglierne un’altra e risparmiare dei soldi.
La soluzione al tuo problema è: liberarti del consulente generalista e affidarti ad un consulente specializzato nei rischi industriali.
Se hai già delle polizze in essere è possibile che siano emesse in modo non corretto o con alcuni errori ed il risarcimento che ti aspetti potrebbe non arrivare mai.
In poche parole stai buttando via i tuoi soldi.
Se la materia trattata ti ha lasciato ancora qualche dubbio, lascia un commento con la tua richiesta specifica.
Alla tua protezione,