Quando ti fidi ciecamente di un’assicuratore, soprattutto se c’è di mezzo la sicurezza della tua azienda, rischi di venire truffato.
C’è una vecchia pubblicità di una birra nel quale una coppia, mentre sta guidando per una buia strada di campagna, vede un autostoppista con una cassa di birra e una motosega.
Il guidatore vuole dare un passaggio all’autostoppista perché possiede qualcosa che lui vuole:
La birra, ma non vede la motosega.
Fidarsi ciecamente di qualcuno può essere pericoloso come caricare un autostoppista su una strada buia e deserta sperando di bersi la sua cassa di birra, senza accorgersi dello strumento di morte che nasconde dietro le spalle.
Ok, hai ragione, pensavi di trovare in questo articolo delle indicazioni che ti fossero di aiuto invece ti sto solo offuscando. Allora la smetto subito e cerco di andare al sodo.
Quando tu devi assicurare il bene più indispensabile che hai al mondo, cioè la tua attività d’impresa, gli accorgimenti che devi prendere sono maggiori rispetto a qualunque altra tipologia di prodotto/servizio.
Qualche volta mi sono sentito dire dai miei clienti: «Non ti posso presentare a quell’azienda perché ha un rapporto “particolare” con il suo assicuratore».
Io anche se non sono così tonto, mi sono finto di non capire la ragione di questo rapporto così inossidabile.
Tu che stai leggendo avrai capito qual è questo dare-avere perché sicuramente l’avrai sentito da uno dei tuoi tanti colleghi imprenditori.
Assicuratore aziendale: La fidelizzazione anni ’80
Devo riconoscere che, nonostante venga utilizzata da 40 anni, su di una parte di imprenditori funziona ancora bene. È difficile dire NO a chi ti offre un’occasione di divertimento e svago.
Potremmo anche chiamarla fidelizzazione old style. Il grosso problema è che, queste tipologie di assicuratori, non sono misurabili per le loro competenze, per la loro professionalità e per la loro capacità di risolvere dei problemi.
Guarda caso appena esce fuori il loro nome, nessuno lo definisce un professionista serio, competente, affidabile. I primi giudizi riguardano esclusivamente il gancio con il quale è in grado di attirare gli imprenditori. Nemmeno una parola, invece, su quali sono le sue competenze, la sua specializzazione, e i suoi clienti soddisfatti.
Negli anni ’80 era “normale” che per concludere un affare, la parte venditrice doveva metterci dentro un po’ di svago. Era il modo di tessere relazioni, di fare public relations. Ne sanno qualcosa anche i buyer giapponesi che andavano a visitare le aziende del distretto della ceramica.
Ti piacerebbe sapere chi c’è dietro a questo articolo?
Io sono Mario Cianci, il fondatore del metodo di protezione per le medie e piccole industrie ormai conosciuto come Azienda Assicurata.
Scegliere l’assicuratore che ti ha “conquistato” facendoti divertire è un’idiozia.
Perché è un’idiozia? Perché ti toglie la possibilità di decidere con una certa oggettività. Scegliere il proprio assicuratore solo perché “mi ha portato a…. ” o perché siamo in quella associazione è una strategia da “vecchia maniera” che non regge più.
E che, se non hai il colpo di fortuna, ti spingerà verso assicuratori “tuttofare” vecchia maniera poco focalizzati nel settore aziende.
Che criteri usi per valutare un medico?
La domanda volutamente provocatoria è: ti faresti operare da quel chirurgo ubriaco fradicio che era seduto al tuo stesso tavolo l’altra sera? Come NO… si è anche offerto di pagare il conto per tutti!
Tu mi dirai che, giustamente, un bravo medico non ha bisogno di pagarti la cena per conquistare la tua fiducia.
Con gli assicuratori, invece, funziona diversamente…
Però dopo non puoi piangere se ti sei messo dentro la macchina l’uomo con la motosega che taglia il collo al futuro della tua azienda.
Devi fare della tua fiducia un premio che gli altri devono guadagnarsi. Lascia che le azioni parlino più delle parole.
Quando ti sta offrendo una moneta che è molto lontana da quello che, un professionista delle assicurazioni, dovrebbe produrti in termini di consigli, materiali e contenuti di valore, il motivo è che NON ha di meglio da mettere sul piatto.
Nel momento in cui permetti alle PAROLE (e non ai fatti) di conquistare la tua fiducia diventi vulnerabile agli attacchi.
Quando dai un passaggio ad un autostoppista e sbavi sulla sua cassa di birra, potresti non accorgerti della motosega.
RONALD REAGAN una volta disse: “Fidati ma verifica”.
Hai mai assunto qualcuno/a che poi ti ha derubato?
Siamo un popolo che si fida e vogliamo credere che vada sempre tutto per il meglio!
Cosa succede quando ti fidi di tutti?
RIMANI SCOTTATO, DIVENTI NONCURANTE, ASSUMI CRIMINALI.
Perché sono così spietato? Fra poco lo capirai.
Tu, ogni giorno, sei a contatto con centinaia di persone. Devi fare di tutto per tenere lontane le persone che farebbero di tutto per fregarti.
D’altronde sai anche che, non esiste un posto sicuro che ti protegga dai bugiardi, dagli artisti della truffa, dai ladri e dai truffatori.
Queste persone si riuniscono nell’ultimo dei posti che ti aspetti: la tua chiesa, quel romantico sito web di incontri, il tuo snob golf club.
Se perdi 30.000€ per un investimento che hai accuratamente analizzato e sviscerato, puoi anche fartene una ragione.
Ma se ti vengono fottuti 30.000€ perché ti sei fidato ciecamente di qualcuno che hai fatto salire sulla tua auto, è diverso.
Non fidarti di nessuno, ma dai a tutti la possibilità di avere la tua fiducia.
Stai attento solo a chi carichi lungo la strada.
PS. OGNUNO HA L’ASSICURATORE AZIENDALE CHE SI MERITA.
Alla tua protezione,