Rischi in azienda nel 2022: la tua azienda, in che anno si trova?

Siamo nel ventunesimo secolo, ma per quanto concerne la gestione dei rischi in azienda sembra di essere ancora ai primi del Novecento.

  • Che imprenditore saresti stato a quel tempo?
  • Quali problematiche avresti dovuto affrontare?
  • Che tipo di rapporto avresti avuto con i tuoi lavoratori? Ti saresti servito di loro o saresti stato condizionato da loro?
  • Quali emozioni avrebbero fatto parte di te?
  • Come avresti attirato i clienti?

Sono domande legittime, ma su una cosa su concorderai con me: è essenziale proteggere la tua azienda da tutto ciò che è fuori dal tuo controllo e che può azzerare anni e anni di duro lavoro.

Solo il 23% delle azienda è assicurata contro l’incendio: è sufficiente per dire che ci siamo evoluti?

Eppure nel 2022, il secolo dell’informatizzazione e dell’informazione, esistono credenze e convinzioni sul tema della protezione aziendale che farebbero rabbrividire perfino un imprenditore della rivoluzione industriale.

Da una ricerca svolta da un osservatorio assicurativo, emerge che solo il 23% delle aziende (dato nazionale) è assicurata contro l’incendio e il furto.

Un po’ poche per dire che ci siamo evoluti di due secoli rispetto al periodo dell’avvento industriale delle macchine.

Questo però a pensarci bene è quello che succede un po’ in tutti i campi in maniera trasversale.
Pensa alla medicina: siamo arrivati a progettare e costruire robot, a trapiantare cuori e arti, ma non siamo in grado di alimentarci in maniera sana.

Così si arriva al paradosso che le aziende sono diventate ipertecnologiche, ma non hanno progettato un piano che possa proteggerle dalle calamità naturali, dagli incendi e dagli imprevisti.

Certo non tutte, magari la tua, ha la fortuna di avere in te che leggi questo articolo, un fondatore “illuminato” e “premuroso”.

Ma il dato è incontestabile, non si arriva neanche alla metà. Sarebbe come dire che un genitore non si occupa della sicurezza dei propri figli quando viaggiano in auto.

Qui il dato dello stesso osservatorio è molto più confortante perché ben il 93% del campione intervistato ha un Rc auto.

Sono sicuro però che ti starai ponendo la mia stessa domanda: “E se la Rc auto non fosse obbligatoria, quanti la farebbero per senso di civiltà?”.

A proposito il dato sulla sicurezza dei bambini in auto non fa parte del sondaggio, ma sono certo che potrai risponderti da solo guardandoti attorno e scorgendo quanti bambini portano la cintura di sicurezza.

Rischi in azienda: La responsabilità dell’imprenditore

È un circolo vizioso: da imprenditore sano, quale sono convinto che tu sia, dovresti pensare ad assicurare la tua azienda da ciò che potrebbe distruggerla, così come un padre dovrebbe pensare ad assicurare la propria famiglia dalle sciagure che potrebbero colpirla.

Eppure maledizione non è così.

Scusa se sono così incisivo, ma voglio capire cosa ti frena di fronte alle decisioni importanti della vita.

Cosa distrae la tua attenzione dal proteggere ciò che hai di più caro. Come riesce un pensiero futile ad attrarre di più la tua attenzione, rispetto alla tua attività d’impresa?

Perché riesce ad essere così polarizzante un pensiero di una partita rispetto ad una decisione da prendere per proteggere il tuo mondo? Come riesce l’emozione di un attimo a soffocare in un angolo la scelta di proteggere il futuro … Come???!!!

Cosa hai fatto entrare in te che ha offuscato la tua mente e le tue priorità? Cosa ha permesso che mappare i rischi severi che corre la tua azienda, potesse ricevere meno attenzione della sottoscrizione dell’abbonamento televisivo per guardare la squadra del cuore?

Riprendi il controllo, riparti dal valutare le tue priorità, chiediti perché è così importante soddisfare quell’emozione fugace in quel momento.

Quale tossicodipendenza emozionale stai soddisfacendo, giustificandola senza considerare le vere conseguenze delle scelte importanti non prese.

Bada bene, non sto dicendo che devi condurre una vita da eremita.

Ma concorderai con me che la piramide delle tue priorità comincia ad assomigliare di più alla torre di Pisa e sempre meno ad un solido con base maggiore.

Ed il problema reale è che un giorno passerai il testimone a chi fino ad ora ti vede come il suo principale riferimento educativo, tuo figlio/a.


Ti piacerebbe sapere chi c’è dietro questo articolo?

Io sono Mario Cianci, il fondatore di questo blog. Nonché creatore del metodo Azienda Assicurata: il sistema di protezione per le medie e piccole industrie.

Quindi se non ti è ancora chiaro con quali competenze mi esprimo, io sono un assicuratore specializzato nei rischi industriali.

Ma non mi ritengo il migliore assicuratore del mondo, né d’Italia. Non credo esista nemmeno una classifica o un riconoscimento in grado di attestarlo. Sono semplicemente diverso da tutti gli altri assicuratori, che fanno qualunque tipo di polizza gli venga richiesta. Sono dei generosissimi tuttofare.

A me ed al mio team di Azienda Assicurata, puoi rivolgerti SOLO se sei interessato a polizze che rientrano nel settore dei rischi industriali.

Per intenderci solo se sei titolare di una media e piccola impresa, e sei interessato a gestire i rischi che ne derivano.

L’analisi dei potenziali eventi, e del futuro danno che porterebbero al tuo patrimonio, rappresenta il cuore della consulenza personalizzata che svolgo direttamente in azienda, in più fasi.

Tutto ciò che non è strettamente collegato ai rischi della tua azienda, NOI non lo trattiamo.


Valutazione dei rischi in azienda

Chiedi ad un professionista di valutare con te i rischi della tua azienda, considera cosa accadrebbe in caso di incendio della struttura, delle macchine più costose e decisive per il tuo fatturato, di furto dei tuoi database, di danneggiamento dei tuoi software e banche dati; quanto costerebbe il ripristino? Quali risorse sarebbero necessarie per ripartire nonostante i danni?

N.B. Ho detto ad un professionista, non ad un venditore di polizze.

Guarda ciò che è accaduto l’inverno scorso ai tuoi colleghi che hanno avuto la sfortuna di essere colpiti da inondazioni.

Quelli che erano assicurati, hanno potuto rimettersi a lavoro in tempi giusti senza licenziare nessun lavoratore, facendo ripartire produzione e vendita.

Sono stati semplicemente attenti e hanno capito che i rischi grandi vanno scaricati sulle spalle delle compagnie.

Le compagnie devono diventare alleate del tuo business ed inoltre hanno il vantaggio di non chiederti in cambio i tuoi beni se non paghi; se non paghi il rischio ritorna sulle tue spalle.

Dimmi ancora che il fulcro del rapporto con la tua compagnia è il prezzo e non un’attenta mappatura dei rischi severi fatta da un professionista.

In conclusione

La tua fatica deve essere quella di cercare un professionista. Non affidare la sicurezza della tua azienda e della tua famiglia nelle mani dell’approssimazione.

Cerca l’affidabilità, la serietà, lo specialista.

Sii potente come l’azienda che hai la fortuna di guidare.

Alla tua protezione,

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