Quante volte ce lo siamo detti? Beh, più che le “mezze stagioni” a mancare sembrano le stagioni come le conoscevamo. Perché le trombe d’aria e tutte le altre calamità naturali che da qualche anno compaiono nelle immagini dei nostri telegiornali, nessuno di noi le ricorda.
Tetti che volano, alberi sradicati, oggetti lanciati come proiettili nell’aria possono distruggere il nostro capannone.
Le spese di riparazione di un tetto possono raggiungere anche i cento mila euro. Una polizza assicurativa, invece, costa molto meno.
Sveliamo subito un inghippo dell’assicurazione calamità naturali
Quando si sottoscrive una polizza assicurativa e si richiede anche la copertura per gli eventi atmosferici, bisogna tener presente quali sono i fenomeni atmosferici che fanno parte della clausola.
Solitamente, a livello assicurativo, per evento atmosferico s’intendono “Uragani, bufere, tempeste, grandine, trombe d’aria, vento e cose da esso trasportate”.
Sono compresi i danni da acqua piovana che si infiltra all’interno dell’edificio SOLO se c’è stata una rottura ad un serramento o una breccia nell’edificio.
Mentre non sono considerati eventi atmosferici gli allagamenti in genere (ad esempio il riempirsi di acqua a seguito di un forte temporale perché l’acqua stessa non riesce a defluire oppure l’acqua che si infiltra da sotto le porte), le inondazioni e ovviamente i movimenti tellurici (in quanto definiti calamità naturali, e per le compagnie che lo consentono sono assicurabili con clausola a parte).
Attenzione, moltissime polizze rendono valida la copertura per i danni da evento atmosferico solo se tali manifestazioni temporalesche sono riscontrabili in zona su una pluralità di enti.
Tradotto: se il temporale danneggia solo la copertura del tuo capannone e risparmia per uno strano scherzo del destino tutti gli edifici circostanti (e comunque non vi è segno del maltempo nei paraggi), allora il tuo danno non è in copertura. Fai bene attenzione alla definizione di “evento atmosferico” ed alla sua formulazione.
Attenzione: fragile!
Alcuni prodotti assicurativi, inoltre, consentono l’estensione della garanzia per danni da evento atmosferico anche per beni fragili o che si trovano all’aperto. Si pensi, ad esempio, ad una tettoia aperta (ma fissa) su più lati che si usa per ricoverare attrezzi o autovetture. Oppure ad eventuali lucernai posti sul tetto.
Per i possessori di pannelli solari o impianti fotovoltaici, non va trascurata la possibilità di estendere la copertura per i danni da grandine agli impianti stessi. Tali coperture “extra” hanno un costo.
Non trascurate che nella clausola eventi atmosferici non vengono quasi mai inclusi i danni a camini, recinti, tensostrutture o tettoie.
Sarebbe spiacevole in sede di liquidazione di danno scoprire di non aver diritto a nulla perché la polizza non ricomprendeva la parte danneggiata.
Ti piacerebbe sapere chi c’è dietro questo articolo?
Io sono Mario Cianci, il fondatore di questo blog. Nonché creatore del metodo Azienda Assicurata: il sistema di protezione per le medie e piccole industrie.
Quindi se non ti è ancora chiaro con quali competenze mi esprimo, io sono un assicuratore specializzato nei rischi industriali.
Ma non mi ritengo il migliore assicuratore del mondo, né d’Italia. Non credo esista nemmeno una classifica o un riconoscimento in grado di attestarlo. Sono semplicemente diverso da tutti gli altri assicuratori, che fanno qualunque tipo di polizza gli venga richiesta. Sono dei generosissimi tuttofare.
A me ed al mio team di Azienda Assicurata, puoi rivolgerti SOLO se sei interessato a polizze che rientrano nel settore dei rischi industriali.
Per intenderci solo se sei titolare di una media e piccola impresa, e sei interessato a gestire i rischi che ne derivano.
L’analisi dei potenziali eventi, e del futuro danno che porterebbero al tuo patrimonio, rappresenta il cuore della consulenza personalizzata che svolgo direttamente in azienda, in più fasi.
Tutto ciò che non è strettamente collegato ai rischi della tua azienda, NOI non lo trattiamo.
Assicurazione calamità naturali: Costa poco ma serve a molto
Perché dovremmo sobbarcarci anche questa ulteriore spesa?
Innanzitutto perché se il capannone è il cuore della tua azienda, come tale va “tutelato”.
L’optimum è affiancare sempre alla clausola eventi atmosferici quella delle calamità naturali (visto che le bombe d’acqua sono comprese solo in quest’ultima).
Ultima piccola precisazione se hai un mutuo sul capannone ed una polizza stipulata per garantire il prestito che ti ha dato la banca. Nove volte su dieci tale copertura riguarda solo i danni da incendio. Non sono compresi, cioè, i danni da evento atmosferico né tantomeno da calamità naturali.
Precisazione doverosa visto che siccome quel tipo di copertura viene imposta, spesso ha pochissima attenzione da parte dell’imprenditore.
Se la materia trattata ti ha lasciato ancora qualche dubbio, lascia un commento con la tua richiesta specifica.
Alla tua protezione,