Oggi voglio parlarti di un grosso problema, uno degli errori più tragici che l’imprenditore commette quando deve gestire i rischi in azienda.
Ovvero, quando decide di acquistare una polizza rct e che magari hai commesso o stai per commettere anche tu.
Te ne parlo in questo articolo, un vero e proprio manuale anti truffa che ho deciso di condividere con te che vuoi diventare un profondo conoscitore dei rischi in azienda.
Rischi in azienda: Perché si acquista una polizza RCT/O?
RISPOSTA: “Perché si vuole trasferire ad una compagnia, il rischio di trovarsi a pagare cifre importanti, se dovesse capitare di arrecare un danno a terzi”.
Penso che su questo siamo in sintonia, no?!
La tua priorità quando acquisti una polizza RCT O, dovrebbe essere quella di scegliere una polizza che ti garantisca il pagamento dei danni senza troppe esclusioni.
Se sono tutte sullo stesso piano tanto vale risparmiare, no?!
La maggior parte degli imprenditori pensa che tutte le polizze RCT siano uguali e che sceglierne una piuttosto che un’altra non faccia alcuna differenza. Ecco perché basano la loro scelta UNICAMENTE sul prezzo.
Beh se così fosse, ben venga, ma le polizze RCT O non sono tutte uguali e scegliere una polizza poco valida e ricca di limitazioni non sapendo a cosa si va incontro, potrebbe voler dire trovarsi in situazioni spiacevoli che potrebbero addirittura prosciugarti il conto in banca.
Gestione rischi in azienda: Il gruzzoletto
Come sai, noi italiani siamo sempre stati un popolo di grandi risparmiatori, abbiamo sempre pensato a lavorare e ad accantonare i nostri guadagni.
Ma risparmiare non è sempre una cosa “buona”, anzi molte volte può rivelarsi una scelta pericolosa che potrebbe addirittura svuotarti il conto in banca.
Per moltissimi anni i risparmi accantonati dalle famiglie italiane hanno rappresentato la maggiore fonte di sicurezza su cui contare in tempi di crisi.
D’altronde, se non avessimo tenuto da parte un “gruzzoletto” per far fronte ad imprevisti ci saremmo presto trovati in una situazione peggiore di quella attuale.
Basta guardare l’esempio degli Stati Uniti, dove gran parte dei cittadini non ha risparmi e spende più di quello che guadagna.
La nostra abitudine al risparmio ci ha spesso salvato da situazioni critiche e ci ha permesso di far fronte a molti imprevisti economici.
A volte però, è anche necessario effettuare alcuni acquisti importanti, non sto parlando di auto, gioielli, vestiti firmati, trattamenti estetici, vacanze, ecc. ecc. ma di quegli acquisti che possono proteggere veramente il tuo futuro.
L’autoassicurazione
Molti italiani spendono valangate di soldi in cose superflue, mentre quando devono proteggere il futuro della propria azienda, si tirano indietro, pensando:
“Invece che buttar via 10.000 euro all’anno in un’assicurazione che magari non serve a nulla preferisco risparmiare! Così se dovesse succedere qualcosa i soldi ce li ho e pago di tasca mia, se invece non succede niente i soldi rimangono in saccoccia…”
In poche parole, l’imprenditore medio preferisce tenersi da parte un “gruzzoletto” (per comodità lo chiameremo “fondo imprevisti”).
Se nel tempo hai sviluppato questo tipo di mentalità per gestire i rischi in azienda, potresti trovarti nei pasticci e vedere il tuo conto in banca prosciugarsi in un baleno.
Personalmente, sono sempre stato favorevole al risparmio, sin da piccolo sono stato educato a risparmiare.
Anche per me è stata dura comprendere che “buttar via” soldi per un’assicurazione che mi sarebbe tornata utile solo in caso di disgrazia fosse una scelta corretta, anzi necessaria per garantirmi un futuro sereno e senza intoppi economici.
Per questo e per altri ovvi motivi NON ti sto dicendo che risparmiare è sbagliato, ma ti sto dicendo che dovresti seriamente pensare a destinare una parte di quei risparmi a proteggere la tua azienda.
Perché accantonare un “fondo imprevisti” per gestire i rischi in azienda è una scelta sbagliata
D’accordo, se accantoni un abbondante “fondo imprevisti” e quando dico abbondante intendo di almeno 10.000.000 € (dieci milioni di euro), allora sì.
Ma che senso avrebbe accantonare tutto quel denaro quando puoi levarti il fastidio spendendo molto meno ed assicurandoti per cifre più alte?
Forse stai pensando che sono pazzo oppure che ho aggiunto qualche zero di troppo, ma non è assolutamente così.
Quando hai visto scritto “10.000.000 di euro” magari hai pensato:
“Come faccio a subire un danno da 10 milioni di euro?”
Il punto qua non sono i danni che potresti subire tu ma quelli che potresti causare ad altri e sono proprio questi danni che potrebbero svuotarti il conto in banca.
Mi spiego meglio: nel caso in cui la tua azienda venga giudicata responsabile di aver causato un danno a “terzi”, sareste obbligati a risarcirlo.
La polizza RCT O serve proprio a proteggere il tuo patrimonio aziendale dalle richieste di risarcimento per danni causati a terzi. Parliamo di una polizza che dovresti sempre includere nel tuo piano assicurativo aziendale.
Gestione rischi in azienda: Quando non avere risparmi è molto meglio che averli
Ora voglio mostrarti le 3 condizioni nelle quali potresti trovarti quando vieni giudicato responsabile per aver causato un danno a terzi.
Quali sarebbero le conseguenze dal punto di vista finanziario? Facciamo un esempio, non di quelli “tragici”:
Immagina che un carrello elevatore condotto da un tuo operaio, travolge inavvertitamente l’autista di un camion. Le sue gambe sono rimaste schiacciate sotto il mezzo. Sono state riscontrate fratture, che hanno reso necessario il ricovero nel reparto di medicina d’urgenza, con una prognosi di 90 giorni.
Oltre ai danni per l’infortunio che gli hai causato (visto che gli è stata riconosciuta un’invalidità del 31%) e le spese mediche, ti chiederà anche un risarcimento per il fermo lavorativo di tre mesi e i conseguenti danni morali, che in questi casi sono un po’ come il prezzemolo, vengono sempre richiesti e il giudice li concede quasi sempre.
Mettiamo che il giudice stabilisca un risarcimento totale di 180.000 €, allora ti troveresti in una di queste 3 condizioni:
- NON HAI RISPARMI PER FAR FRONTE AGLI IMPREVISTI
- HAI ACCANTONATO UN “FONDO IMPREVISTI”
- HAI ACQUISTATO UNA POLIZZA RCT
SITUAZIONE N°1
Se non sei un risparmiatore e non hai nemmeno pensato di proteggere la tua azienda con una polizza RCT O, beh allora potresti mettere a serio rischio il futuro della tua azienda.
Infatti, se non hai risparmi da parte, sarai costretto a vendere parte dei tuoi beni; tutto questo per una piccola distrazione.
La situazione può essere migliore o peggiore in base alle entrate economiche della tua azienda.
Ma bisogna anche considerare che se l’autista cadendo, avesse sbattuto la testa e fosse andato in coma, avresti dovuto sborsare un importo maggiore.
SITUAZIONE N°2
Se hai accantonato un “fondo imprevisti”, la situazione sarebbe un pochino migliore, ma non più di tanto.
Questo dipende sempre da quanto hai accantonato e dall’ammontare del risarcimento richiesto.
Infatti, se avevi tenuto da parte 100.000 €, dopo l’accaduto non ce lo avresti più e saresti comunque in debito di altri 80.000 €.
Quindi anche in questo caso a meno che non sei una multinazionale, sarai costretto a vendere una parte dei beni aziendali.
Se poi mentre stai ancora finendo di risarcire l’autista infortunato qualche altro collaboratore dell’azienda causa un ulteriore danno che ti obbliga ad un risarcimento simile, metteresti ancora più a rischio il futuro dell’azienda.
Ora capisci perché prima ti parlavo di un “fondo imprevisti” di almeno 10.000.000 di euro?
E tieni presente che nonostante la cifra sia abbondante, in alcuni casi potrebbe non bastare.
Infatti, non dobbiamo considerare solo le richieste di risarcimento per danni fisici alle persone (anche i danni alle cose possono essere di importo elevato).
E poi siamo sinceri, anche se tu avessi a disposizione 10 milioni di euro, saresti disposto a buttarli al vento per un episodio simile? Quando con una media di 5000 € all’anno potresti assicurarti contro questo ed altri imprevisti?
È proprio per questo motivo che accantonare un “fondo imprevisti” per proteggere il tuo futuro e quello della tua azienda è una scelta completamente sbagliata. Certo è senza dubbio migliore della scelta di non tenere niente da parte, ma comunque il gioco non vale la candela.
SITUAZIONE N°3
Se hai acquistato una polizza RCT O adeguata non avresti nemmeno l’ombra di una preoccupazione.
Dopo aver ricevuto la richiesta danni dall’autista danneggiato e dall’INAIL, puoi girarla all’assicurazione che si occuperà di gestire il risarcimento del danno.
Capisci che essendo assicurato con la RCT, cambierebbe anche il tuo modo di relazionarsi con il danneggiato. Molti casi di omissione di soccorso avvengono proprio per la paura di esser costretti a sborsare grosse somme di denaro.
Purtroppo in questi casi la maggior parte delle volte si pensa solo a se stessi e alla propria azienda invece di pensare a quale sia realmente la cosa giusta da fare.
È brutto dirlo ma a volte sono proprio i soldi che controllano le nostre azioni, soprattutto quando non ne abbiamo abbastanza.
Prova a pensare all’ultima volta che inavvertitamente hai danneggiato una cosa di altri, oppure quella volta che un tuo dipendente durante la manutenzione ha causato un danno a qualcuno, o quando un visitatore è scivolato sul piazzale ammalorato… Probabilmente hai pensato:
“E adesso…? Quanto mi costerà pagare il danno?”
Solitamente questo è uno dei primi pensieri che ci passa per la mente. Oltretutto, non ci sono di mezzo solo i soldi, ma anche la nostra faccia e la nostra reputazione.
«Se non lo pago si verrà a sapere e gli altri cosa penseranno di me? Che figura ci farei?»
Se il danno lo avessi subito tu stesso, potresti anche pensare di ripristinarlo fra qualche mese, quando avrai più soldi e riuscirai a permettertelo. Ma se hai causato un danno ad altri le cose come sai sono ben diverse. Dovrai risarcire il danno il prima possibile e perciò sarai costretto a fare delle rinunce.
Gestione rischi in azienda: Il falso mito della S.r.l. che la fa sempre franca
Nel caso in cui la tua azienda avesse causato un danno a terzi e non avesse denaro a sufficienza per provvedere al risarcimento, allora sì che sarebbero cavoli amari!
Per risarcire i danneggiati, molti dei beni di proprietà (capannoni, veicoli, macchinari, merci, ecc.) verranno pignorati.
Ti sarà senz’altro capitato di sentire qualcuno dire:
“Io non ho bisogno di assicurarmi, perché non ho beni intestati e quindi non si possono attaccare a niente”
Gli imprenditori che la pensano in questo modo oltre a non essere corretti nei confronti degli altri, si sbagliano di grosso. Infatti, se sei stato giudicato responsabile, anche se non avessi beni intestati, ci sarebbero tutti quelli intestati all’azienda (conti correnti inclusi).
L’onestà “paga”
Probabilmente c’è qualcuno che si trova a suo agio anche in situazioni simili. Ma se stai leggendo questo articolo sono certo che non rientri in questa categoria di imprenditori e per questo ti faccio i miei complimenti.
A volte lo stato italiano ha permesso ad alcune S.r.l. di farla franca e purtroppo qualcuno di quelli “furbi” ha pensato di prenderne spunto.
Resto dell’avviso che non sia bello vedere il proprio nome sul giornale per aver causato un danno ed aver cercato di farla franca. Magari alla fine viste le nostre leggi ci si riesce pure.
Ma il fatto è accaduto, magari il futuro di un’azienda è stato rovinato e il responsabile se l’è cavata lo stesso, ma l’accaduto rimarrà comunque sulla sua coscienza.
Anche se non gliene frega più di tanto, sono pronto a scommettere che anche lui avrebbe preferito “buttar via” un po’ di soldi in una polizza RCT O. Piuttosto che trovarsi tormentato dai danneggiati per il resto dei suoi giorni.
In conclusione
Se sei un imprenditore serio e causi un danno a terzi, non fai finta di niente, non cerchi in tutti i modi di farla franca, ma cerchi unicamente di fare la cosa giusta ed in questo caso la cosa giusta è risarcire il danneggiato del danno subito.
Più volte i fatti hanno dimostrato che nel Belpaese essere onesti non paga, ma una cosa è certa: l’essere onesto a lungo termine paga sempre. Il disonesto magari riesce a farla franca ma la qualità della sua vita non sarà mai come quella di una persona onesta.
Star bene con sé stessi, avere la stima delle persone che ci conoscono e potersi guardare fieri davanti allo specchio, sono tutte cose che non hanno prezzo e questi valori qualunque cosa accada nessuno potrà mai portarceli via.
Un’altra cosa è certa, l’onesto se causa un danno “PAGA”, punto.
Quindi perché correre il rischio di esser definito un disonesto quando puoi liberarti da queste e molte altre preoccupazioni acquistando una polizza RCT/O?
Se la materia trattata ti ha lasciato ancora qualche dubbio, lascia un commento con la tua richiesta specifica.
Alla tua protezione,