Hai un’azienda e ti stai chiedendo quali sono le coperture offerte da una polizza danni ambientali?
Nell’attuale contesto normativo e ambientale, la protezione contro i danni causati dall’inquinamento è diventata una priorità per molte imprese. Le aziende che prendono in considerazione questo tipo di assicurazione vorrebbero capire anche quali rischi sarebbero coperti. Ed è proprio quello che chiariremo oggi in questo approfondimento.
Che cos’è una polizza danni ambientali?
La polizza Rc Inquinamento è un’assicurazione progettata per coprire i danni ambientali che possono derivare dall’attività industriale.
Questa copertura è imprescindibile per le aziende che, nello svolgimento delle loro attività, possono inciampare in danni all’ambiente, quali:
- Inquinamento del suolo
- Contaminazione dell’acqua
- Emissioni fuori norma nell’aria
- Gestione non corretta di rifiuti
Perché stipulare una polizza danni ambientali?

1) Rischio di crescente rilevanza
L’esposizione al rischio di danno all’ambiente è cresciuta enormemente con l’affermarsi del principio “Chi inquina paga”, che ha inasprito gli obblighi di bonifica e di ripristino;
2) Rischio trasversale
Indipendentemente dalle dimensioni e dal settore di attività, tutte le aziende possono essere responsabili di un danno ambientale;
3) Amministratori esposti in prima persona
Quando si verifica un inquinamento, gli amministratori possono essere chiamati a rispondere dei danni in prima persona.
Cosa copre una polizza danni ambientali?
La polizza Rc Inquinamento copre i danni ambientali causati dall’attività aziendale, che possono manifestarsi in diverse forme.
Tra i danni coperti normalmente figurano:
1) Spese di bonifica interne ed esterne allo stabilimento per inquinamento improvviso e graduale

Lo sversamento di olio combustibile prodotto nel tempo da un serbatoio interrato impone all’azienda di attuare interventi di bonifica e di risanamento sul sito. La polizza copre i costi della bonifica sia interna che esterna al sito.
2) Danni a terzi (cose, persone, interruzione di esercizio)

Se un’azienda causa danni ambientali nei confronti di terzi, come altre imprese o la popolazione, può essere che le pervenga una richiesta di risarcimento. La polizza offre una tutela contro queste responsabilità.
3) Danno ambientale (ripristino primario, complementare e compensativo)
Il nuovo testo unico ambientale prevede l’obbligo di ripristino dello status quo ante sinistro. E laddove non fosse possibile, introduce misure di riparazione complementari e compensative. La polizza Rc Inquinamento comprende anche queste tipologie di danno che sono particolarmente gravose per l’azienda responsabile.
4) Spese legali, tecniche e di consulenza

La gestione delle richieste di risarcimento per inquinamento è assai complessa e spesso richiede il coinvolgimento di vari specialisti. In questo caso, la polizza può coprire le spese legali e gli onorari per servizi di consulenza e supporto tecnico.
5) Garanzie opzionali speciali (dismissione sito, interruzione di attività, atti vandalici o dolosi, danni da amianto, ultrattività, etc.)
Ogni azienda è diversa, e ogni settore ha rischi differenti quindi riteniamo doveroso calibrare le diversità di rischio, affinché la copertura sia adeguata. La nostra esperienza nella valutazione dei rischi e la conoscenza delle leggi vigenti in materia ambientale, ci permettono di offrire soluzioni assicurative personalizzate.
6) Supporto tecnico e legale nella gestione del sinistro e della crisi
Operando attraverso il Pool Ambiente, possediamo anche il team più numeroso di liquidatori specializzati nella gestione dei sinistri inquinamento. I nostri liquidatori hanno una vasta esperienza nella gestione di questa tipologia di sinistri complessi.
L’azienda che stipula una polizza Rc Inquinamento potrà, inoltre, anche beneficiare di un valido supporto nei periodi maggiormente critici di gestione della crisi. Aspetto particolarmente apprezzato dagli imprenditori visto che difficilmente hanno maturato esperienza a riguardo.
Se vuoi saperne di più sulla polizza Rc Inquinamento, fammi le domande che ti sono venute in mente commentando sotto all’articolo. Iscriviti alla newsletter se ancora non l’hai fatto, seguici su Facebook e su Linkedin, e se vuoi scoprire come stai gestendo i rischi rispetto alla situazione ottimale, contattami e ne parliamo.