Perché un articolo che parla degli obblighi dell’assicurato in caso di sinistro sull’assicurazione aziendale furto?
Perché l’inadempimento di uno degli obblighi può comportare la perdita totale o parziale dell’indennizzo ai sensi dell’articolo 1915 del Codice civile. Adesso che ho catturato la tua attenzione, ti spiegherò per filo e per segno cosa devi fare in caso di sinistro in modo da non pregiudicare il tuo diritto all’indennizzo con l’assicurazione aziendale furto.
Naturalmente, non posso garantirti che seguendo questi passaggi otterrai sempre un indennizzo, perché a monte la polizza potrebbe essere monca. Quel che posso assicurarti, però, è che, se hai le carte in regola, seguendo questi consigli non pregiudicherai il tuo diritto.
Ti piacere capire chi c’è dietro questo articolo?
Io sono Mario Cianci, il fondatore di questo blog, nonché creatore del metodo di protezione per le medie e piccole industrie ormai conosciuto come Azienda Assicurata.
Quindi se non ti è ancora chiaro con quali competenze mi esprimo, io sono un assicuratore specializzato nei rischi industriali.
Se è un problema per te avere delle informazioni da uno come me, allora la tua avventura finisce qui. Se invece non lo è, mi sento responsabilizzato dalla tua sete di curiosità.
In caso di sinistro il contraente/assicurato deve:
A)Darne avviso all’agenzia alla quale è assegnata la polizza
oppure alla società entro il termine di 24 ore da quando ne ha avuto conoscenza ai sensi dell’art. 1913 del Codice civile
SPIEGAZIONE: anche nell’assicurazione furto trova applicazione l’obbligo di dare avviso all’assicurazione del sinistro ex art. 1913 C.c. Si tratta di un termine di decadenza del diritto.
L’art. 1913 del Codice civile fissa questo termine a 3 giorni. Nel testo di polizza sopra riportato questo termine è stato ridotto a 24 ore.
B)Fare quanto gli è possibile per evitare o diminuire il danno;
Le relative spese sono a carico dell’assicurazione secondo quanto previsto dalla legge ai sensi dell’art. 1914
SPIEGAZIONE: tale obbligo impone all’assicurato di fare quanto gli è possibile per evitare o diminuire il danno; tuttavia, trattandosi di un’attività del quale beneficia anche l’assicurazione, le spese a tale scopo sostenute dall’assicurato sono a carico dell’assicurazione.
Assicurazione aziendale furto e OBBLIGO DI SALVATAGGIO: In quali azioni si concretizza?
Poiché l’art. 1914 non identifica quali siano concretamente le azioni che deve compiere l’assicurato per evitare o diminuire il danno, ti faccio un esempio pratico.
L’azienda in questione è un produttore di borse. Dei malviventi, utilizzando delle ruspe, hanno disarcionato il cancello e sfondato la serranda di accesso al magazzino. Hanno asportato una parte dei prodotti pronti per essere spediti. Nello stabilimento c’è ancora della merce di valore, ma è priva di protezioni.
Naturalmente è impossibile provvedere al ripristino del cancello e della serranda in giornata. Cosa fa un imprenditore diligente?
- Pensa: «Eh? Tanto abbiamo l’assicurazione aziendale furto, che prendessero anche il resto», e lascia tutto com’è fino a quando non riesce a rimettere a posto serranda e cancello
- Chiama una ditta di vigilanza e fa presidiare nelle ore di chiusura dello stabilimento gli accessi privi di mezzi di chiusura
LA PRIMA NON È
Tali spese gli verranno riconosciute? La polizza furto per quello che concerne le spese di salvataggio ha delle particolarità. Il riconoscimento delle spese di salvataggio è una diretta conseguenza di com’è scritta la clausola.
Assicurazione aziendale furto: Analisi clausole “SPESE DI SALVATAGGIO”
- Adoperarsi, immediatamente, nel modo più efficace per il recupero delle cose rubate e per la conservazione e la custodia di quelle rimaste, anche se danneggiate
- Fare quanto possibile per evitare o diminuire il danno; Le relative spese sono a carico dell’assicurazione secondo quando previsto dalla legge, ai sensi dell’art. 1914 del Codice civile
Nel primo caso la clausola è molto chiara; la compagnia richiede all’assicurato di proteggere i beni rimasti dopo un furto nell’interesse dell’assicurazione. E nessun perito contesterebbe il conteggio delle spese per la società di vigilanza nell’importo della liquidazione.
Nel secondo caso, per come è concepita la clausola, contrariamente al primo caso, risulta chiaramente che le spese per la conservazione e la custodia dei beni non verranno riconosciute. Gli uffici liquidativi delle compagnie che applicano la seconda clausola me l’hanno così spiegata:
«Il motivo per il quale non riconosciamo le spese di salvataggio è per tutelare un interesse che abbiamo nel non aggravare il danno. Siccome la validità del contratto è subordinata al fatto che ci siano mezzi di protezione operanti, e la garanzia furto scatta solo se ci sono rotture o scassi, capisci bene che in caso di sinistro, anche se il danno fosse parziale, l’interesse nostro come compagnia verrebbe meno, in quanto non essendo più attivi i mezzi di protezione non si può indennizzare un ulteriore evento».
C) Fare nei cinque giorni successivi, dichiarazione scritta all’autorità giudiziaria o di polizia del luogo,
precisando, in particolare, il momento del sinistro, la causa presunta del sinistro e l’entità approssimativa del danno e trasmettere copia all’assicurazione
D) Conservare le tracce ed i residui del sinistro
fino alla liquidazione del danno senza avere, per questo, diritto ad indennità alcuna
SPIEGAZIONE: sappiamo tutti che, per arrivare alla liquidazione dei danni coperti dall’assicurazione, è necessario eseguire una perizia. La perizia tende quindi a definire il rapporto tra assicurato e assicurazione. Compito del perito, tra gli altri, è:
- Indagare su circostanze, natura, causa e modalità del sinistro.
L’importanza di tale indagine è facilmente intuibile, in quanto dal suo esito possono emergere motivi di eccezione. Per non compromettere queste indagini si pone in capo all’assicurato l’0bbligo di conservare le tracce ed i residui del sinistro. Questo non significa che l’assicurato deve lasciare tutto com’è e fermare l’azienda fino a quando non arriva il perito. Infatti, l’assicurato ha ragioni opposte a quelle della compagnia, ovvero ripristinare i danni nel più breve tempo possibile per far ripartire l’attività. Questo diritto non va in contrasto con l’obbligo impostogli dall’assicurazione.Vediamo un esempio pratico.
Dei malviventi si introducono in azienda tagliando la recinzione e forzando con un piede di porco la serratura. L’azienda deve lasciare tutto così com’è rischiando che i ladri gli facciano nuovamente visita? No di certo! Tuttavia, l’azienda che giustamente provvede alla riparazione della recinzione e alla sostituzione della serratura deve avere l’accortezza di conservare (fino al sopralluogo del perito) sia la serratura vecchia che la recinzione tagliata.
E) Predisporre un elenco dettagliato dei danni subiti
con riferimento alla qualità, quantità e valore delle cose distrutte o danneggiate, nonché a richiesta, uno stato particolareggiato delle altre cose assicurate esistenti al momento del sinistro con indicazione del rispettivo valore, mettendo comunque a disposizione i propri registri, libri, conti, fatture o qualsiasi documento che possa essere richiesto dall’assicurazione o dai periti ai fini delle loro indagini e verifiche
SPIEGAZIONE: Un altro dei quesiti al quale il perito deve dare risposta è:
- Verificare la quantità, la qualità e l’esistenza delle cose assicurate, determinando il valore che le cose medesime avevano al momento del sinistro secondo i criteri di valutazione stabiliti in polizza. Per consentire al perito di ottenere una risposta a questo quesito, l’assicurazione mette un obbligo di collaborazione tra le parti.
Inoltre, risponde anche ad un principio di buona fede e correttezza tra le parti. Tu assicurato, non puoi dire all’assicurazione: «Mi dovete dare € 50.000 a forfait per il furto che ho subito», ma devi fornire dei riscontri su quantità e valore delle cose asportate dai malviventi.
In conclusione: obblighi assicurazione aziendale furto
Come imprenditore sei tenuto a prestare molta attenzione agli obblighi di una polizza furto in caso di sinistro. Ricorda sempre però che questo è solo l’ultimo tassello del puzzle.
Per questo ti suggerisco di prendere la tua copia del libro “Azienda Assicurata“ all’interno del quale troverai i consigli per non farti prendere in giro dagli assicuratori generalisti.
Alla tua protezione,