Come tutte le polizze del ramo danni, la polizza D&O prevede delle esclusioni. Trattandosi di una polizza con struttura all risk, è coperto tutto ciò che non è escluso. Per questo, l’articolo “esclusioni” è la parte più importante da leggere nella polizza D&O.
Se hai già letto l’articolo “Cosa assicura la polizza D&O?” avrai visto quante sono le responsabilità dalle quali può nascere una richiesta di risarcimento nei confronti degli amministratori.
Le responsabilità in capo agli amministratori sono davvero tante e non si può essere così ingenui da pensare che attraverso la sottoscrizione di una polizza D&O le si copra tutte. Ci sono delle richieste di risarcimento che non vengono assicurate.
Polizza D&O: quali sono le esclusioni?
Per fornirti un quadro abbastanza completo delle esclusioni, ho passato al setaccio le condizioni generali delle polizze presenti sul mercato. Le clausole di esclusione che ti mostrerò, fortunatamente, NON le vedrai mai tutte insieme in una polizza.
Tuttavia, comprenderne il significato ti aiuterà a capire qual è l’effettiva copertura offerta. Al netto di alcune esclusioni che troviamo in tutte le polizze, l’offerta è molto varia. Iniziamo proprio dalle esclusioni presenti in tutte le polizze D&O:
1.Irrogazioni di sanzioni in genere o del pagamento di imposte, penali o danni a carattere punitivo.
Per comprendere come mai tutte le compagnie inseriscono questa esclusione, bisogna soffermarsi sulla differenza che c’è tra sanzioni dirette e sanzioni indirette:
SANZIONI DIRETTE | Le sanzioni irrogate direttamente agli amministratori |
SANZIONI INDIRETTE | Le sanzioni irrogate all’impresa o a terzi per responsabilità degli amministratori |
LE SANZIONI DIRETTE NON SONO ASSICURABILI PER LEGGE: l’esclusione deriva dall’art. 12, I comma del codice delle assicurazioni.
Art. 12. Operazioni vietate (Codice delle assicurazioni-D.lgs. 7 settembre 2005, n. 209)
1.Sono vietate le associazioni tontinarie o di ripartizione, le assicurazioni che hanno per oggetto il trasferimento del rischio di pagamento delle sanzioni amministrative e quelle che riguardano il prezzo del riscatto in caso di sequestro di persona. In caso di violazione del divieto il contratto è nullo e si applica l’articolo 167, comma 2.
In ogni caso, a prescindere dal divieto imposto dalla legge, una multa irrogata all’assicurato (amministratore unico o membro del Cda) non produce danno a terzi. Pertanto, non rientra nelle possibili garanzie di una polizza di responsabilità civile amministratori.
2. Fatti dolosi
Spiegazione: se un evento nel contratto è stato provocato dal soggetto che aveva interesse alla copertura assicurativa e se il sinistro è stato la conseguenza di una condotta dolosa, l’assicurazione non è tenuta ad indennizzare il danno. Tale previsione è contenuta nell’art. 1900 del Codice civile.
Art. 1900 C.c. – Sinistri cagionati con dolo o con colpa grave dell’assicurato o dei dipendenti
L’assicuratore non è obbligato per i sinistri cagionati da dolo o da colpa grave del contraente, dell’assicurato o del beneficiario, salvo patto contrario per i casi di colpa grave.
Le esclusioni indicate ai punti 1 e 2 non ammettono deroghe, perché in presenza di una clausola contraria alle disposizioni di legge, la polizza sarebbe nulla.
3. Contenziosi in corso o conosciuti prima della data di decorrenza della polizza
Spiegazione: Questa esclusione è la diretta conseguenza di un principio fondamentale delle assicurazioni, quello di aleatorietà della prestazione: in primo luogo il fatto oggetto dell’assicurazione deve essere incerto nella sua accadibilità.
4. Richieste di risarcimento conseguenti a danni a cose o persone nella polizza D&O
Spiegazione: probabilmente è l’esclusione più importante da comprendere per capire qual è l’ambito in cui tutela una polizza D&O. Il danno risarcibile è un danno patrimoniale puro, ossia un qualsiasi pregiudizio economico che NON sia conseguenza diretta o indiretta di danni a cose e persone.
Le esclusione dei punti 1,2,3 e 4 sono quelle che ricorrono in tutte le polizze D&O. Adesso passiamo in rassegna le clausole di esclusione inserite solo da alcune compagnie.
5. Richieste di risarcimento derivanti da mancata stipulazione o inadeguata gestione dei contratti assicurativi
Spiegazione: la compagnia che inserisce questa esclusione intende evitare che la polizza D&O possa essere indirettamente utilizzata per garantire rischi non coperti e per i quali non si è percepito alcun premio assicurativo. L’assenza di questa esclusione potrebbe portare un’azienda a togliere tutte le polizze e lasciare solo la Rc Amministratori, dal momento che verrebbe inquadrata come responsabilità (e quindi assicurata) il fatto di non aver stipulato altre polizze.
6. Danni da inquinamento nella polizza D&O
Spiegazione: la tecnica assicurativa ha elaborato una soluzione specifica per i danni da inquinamento.
7. Atti dai quali l’amministratore ha tratto un illecito profitto o vantaggio
Spiegazione: la compagnia che inserisce questa esclusione vuole evitare di assicurare arricchimenti illeciti. Visto che, ci riferiamo a situazioni nel quale amministratore non ha commesso un errore, bensì si è intascato dei soldi.
8. Richiesta di risarcimento avanzata o promossa da chi esercita il controllo della società (il c.d. socio dominante)
Spiegazione: la compagnia che esclude questo rischio, vuole lasciare fuori dalla copertura le richieste di risarcimento fatte da un soggetto che è “terzo” rispetto all’amministratore solo dal punto di vista formale. Nelle grandi aziende dove l’amministratore spesso è una figura estranea rispetto alla proprietà questa esclusione viene derogata.
9. Atti compiuti nell’ambito o in occasione di operazioni di acquisizione, fusione, cessione o vendita societaria o di rami d’impresa
Spiegazione: le compagnie che escludono tali fattispecie (fortunatamente sono poche) intendono non coprire le operazioni di finanza straordinaria, in quanto modificano la struttura societaria rispetto al rischio che avevano valutato in sede di stipula, ritenendolo un aggravamento del rischio, meritevole di rinnegazione della polizza.
10. Violazione di marchi e brevetti, concorrenza sleale
Spiegazione: alcune compagnie menzionano tale eventi come situazioni a sé rispetto agli atti dolosi. Potrebbe trattarsi di un tentativo di essere il più espliciti possibili. Comunque, le ragioni di tale esclusione sono le medesime di quelle che portano all’esclusione dei fatti dolosi. L’evento non è originato da una negligenza, una svista, una imprudenza, bensì da un comportamento premeditato e consapevolmente contrario alle disposizioni di legge. Eppure, la violazione di un brevetto potrebbe generarsi anche da un comportamento colposo. Per questo sarebbe più corretto ricondurre l’esclusione solo alla violazione dolosa.
Principali esclusioni polizza D&O: tabella di sintesi
ESCLUSIONI CHE RICORRONO IN TUTTE LE POLIZZE | ESCLUSIONI PRESENTI SOLO SU ALCUNE POLIZZE |
---|---|
Irrogazioni di sanzioni, pagamento di imposte, penali o danni a carattere punitivo | Richieste di risarcimento derivanti da mancata stipulazione o inadeguata gestione dei contratti assicurativi |
Fatti dolosi | Danni da inquinamento |
Contenziosi in corso o conosciuti prima della data di stipula della polizza | Atti dai quali l’amministratore ha tratto un illecito profitto o vantaggio |
Richieste di risarcimento conseguenti a danni a cose o persone | Richiesta di risarcimento avanzata o promossa da chi esercita il controllo della società |
Atti compiuti nell’ambito o in occasione di operazioni di acquisizione, fusione, cessione o vendita societaria o di rami d’impresa | |
Violazione di marchi e brevetti, concorrenza sleale |
Se la materia trattata ti ha lasciato ancora qualche dubbio, lascia un commento con la tua richiesta specifica.
Alla tua protezione