Nell’assicurazione aziendale standard i danni subiti dai depositi all’aperto sono esclusi. Ma quali sono i rischi da valutare? Furto? Alluvione? Eventi atmosferici? Atti vandalici?
La Ventilatori Impeccabile S.r.l. (nome di fantasia) produce 30.000 macchine all’anno per il settore industriale delle falegnamerie, vetrerie, cartiere, ecc. Il connubio tra elevate prestazioni e persistenza nel tempo ha garantito all’azienda una posizione di leader sul mercato domestico.
Il sito produttivo si estende su 30.000 mq2 di superficie coperta e 50.000 mq2 di piazzale. Proprio sugli spazi esterni l’azienda è solita stoccare le merci finite in attesa di essere spedite. Piazzale sul quale sono state installate delle tettoie adibite al riparo della merce in deposito.
L’azienda da sempre attenta al tema del trasferimento dei rischi, possiede un‘assicurazione aziendale ben articolata, tra cui c’è anche una polizza multirischi (incendio all risks – rct/rco – furto) che assicura per i seguenti valori:
È la notte tra il 21 e il 22 febbraio, ore 1:30 circa, quando ignoti malviventi riescono ad introdursi nell’azienda dopo aver tagliato la recinzione e aver disattivato gli allarmi. A quel punto hanno prelevato un camion e con l’ausilio di un muletto hanno potuto armeggiare un’ora portandosi via 10 ventilatori industriali.
L’imprenditore si rivolge in primis alle forze dell’ordine e successivamente alla propria assicurazione aziendale per denunciare l’accaduto. Il valore delle merci sottratte supera la somma garantita in polizza, infatti l’imprenditore confida che la somma di € 100.000 gli sia quantomeno liquidata.
Il perito effettua il sopralluogo e conferma sia la dinamica dell’intrusione che la congruità del danno economico lamentato.
Dalla lettura del normativo dell’assicurazione aziendale furto emerge la mancanza della clausola che estende la copertura al deposito all’aperto (c.d. clausola merci all’aperto).
Il sinistro quindi viene contestato per mancanza di validità della copertura rispetto all’evento verificatosi.
Chi c’è dietro ad Azienda Assicurata?
Se è la prima volta che leggi un mio articolo, io sono Mario Cianci. Il fondatore del sistema di protezione per le medie e piccole industrie ormai conosciuto come Azienda Assicurata.
Dietro a questo sistema di protezione c’è la soluzione all’esigenza di tanti imprenditori, nauseati dalla mancanza di competenze specifiche da parte degli assicuratori generalisti.
Assicurazione aziendale deposito all’aperto: il caso delle materie prime
Un’azienda che lavora nello stampaggio della materia plastica utilizza spesso il piazzale esterno per collocarvi le materie prime (poliammidi, pet, polipropilene, polietilene, polistirolo, resine acetaliche, metil metacrilato, abs, poliuretani-elastomeri, policarbonato). Il quantitativo di tale merce è variabile nei vari mesi dell’anno.
L’imprenditore è preoccupato per i danni che tale merce può subire e chiede al suo assicuratore se è assicurato in caso di danni. L’azienda ha da poco rinnovato la sua polizza all risks, e l’assicuratore gli conferma che il deposito all’aperto di materie prime è assicurato.
Il 3 ottobre la caduta record di oltre 400mm di pioggia in 24 ore ha causato l’esondazione di numerosi corsi d’acqua. Anche l’azienda viene travolta dalla furia del fiume. All’ingresso dello stabilimento l’acqua aveva raggiunto addirittura il metro e quaranta. Il magazzino era tutto allagato e non sono state risparmiate nemmeno le linee di produzione.
Le materie prime situate all’esterno in parte sono state trasportate dall’acqua, la restante parte è diventata completamente inutilizzabile. La compagnia invia il perito per attestare i danni e i costi per la rimessa in pristino. Vengono richiesti alcuni documenti necessari per dimostrare tutti i danni subiti.
L’indennizzo viene così quantificato:
- Danni subiti dal fabbricato ed impianti al suo servizio € 405.000
- Danni subiti dai macchinari € 3.750.000
- Danni subiti dalle merci € 1.620.000
- Danni arrecati al deposito all’esterno (merci e materie prime) € 1.050.000 – NON INDENNIZZABILE IN QUANTO ESCLUSO DALLA POLIZZA
Entrando più nello specifico di come è scritta la clausola allagamento, alluvione, inondazione della polizza sottoscritta dall’azienda:
La società (l’assicurazione, n.d.r.) indennizza i danni materiali causati da inondazioni, alluvioni, allagamenti, fino alla concorrenza del 50% della somma assicurata per ciascuna partita, e con l’applicazione di uno scoperto del 10% ed una franchigia di € 25.000 per uno o più sinistri che avvengono nel corso della stessa annualità assicurativa. La società non indennizzerà i danni materiali e diretti:
a) a cose mobili all’aperto
b) alle merci la cui base è posta ad altezza inferiore a cm 10 dal pavimento
È evidente come l’esclusione (molto comune) per quanto riguarda le merci all’aperto rispetto all’alluvione era presente nell’assicurazione aziendale fin dalla stipula. Circostanza che non era nota all’azienda (anzi, gli furono offerte rassicurazioni sulla copertura) e che difatti gli ha impedito di richiedere un’apposita deroga.
Ignorare questo tipo di clausola, può far incorrere in una mancata tutela del deposito all’aperto e quindi nel doversi far carico del danno subito.
È sempre colpa dell’assicurato?
La volontà delle compagnie di vendere polizze standardizzate, ha comportato una “sprofessionalizzazione” del settore. La mancanza di specialisti ha fatto il resto; infatti, molti assicuratori generalisti saltano a piè pari l’analisi del rischio da assicurare finendo per appoggiarsi esclusivamente al testo standard senza verificare se la prosa utilizzata sia conforme agli interessi del cliente oppure no.
Nei testi standard, come hai potuto vedere dai due esempi di sinistri trattati:
- In caso di furto i depositi all’aperto (merci e materie prime) sono esclusi oppure sub-limitati come importo assicurato
- In caso di alluvione sono esclusi i danni che subiscono i beni mobili all’aperto
Per questo noi di AZIENDA ASSICURATA non partiamo mai dalla proposizione di un‘assicurazione aziendale. La stragrande maggioranza dei nostri competitor ha esperienza nel veicolare polizze ma non nel risolvere problemi. Noi partiamo da una raccolta dati che serve ad elaborare una specifica mappatura dei tuoi rischi.
Prima di arrivare ad una bozza di soluzione ci sono 4 passaggi nel mezzo:
- Modulo raccolta dati
- Consegna mappatura dei rischi
- Discussione mappatura
- Raccomandazione su come gestire i rischi
Se la materia trattata ti ha lasciato ancora qualche dubbio, lascia un commento con la tua richiesta specifica.
Alla tua protezione,