rivalsa inail

Rco: Come non farti fregare dall’INAIL dopo un infortunio in azienda

Se si fa male un mio dipendente ci pensa l’INAIL visto che io già pago fior di contributi.

C’è ancora una parte di imprenditori dalla quale sento affermazioni del genere.

Il che da un lato è anche comprensibile, li capisco!

Ma le cose nella pratica sono molto diverse, da quello che è il pensiero di questa fetta di imprenditori.

Non si tratta di fare allarmismo, ma voglio assolutamente evitarti di:

  1. Pagare l’INAIL per ben due volte!
  2. Pagare di tasca tua, le quote di danno a cui non provvede l’INAIL (danno morale, danno esistenziale, danno differenziale)

Quindi è bene fare attenzione a quello che sto per dirti.


Se è il primo articolo che leggi su questo blog, io sono Mario Cianci, il fondatore di Azienda Assicurata, il sistema di protezione assicurativa per medie e piccole aziende.

Le mie competenze sono rivolte esclusivamente ai rischi industriali.

Fin da quando ho iniziato la mia professione mi sono reso conto che la maggioranza degli assicuratori erano “tutto per tutti”.

E tranne rare eccezioni, le cose non sono cambiate da 10 anni a questa parte.

Se vuoi conoscere tutta la mia storia dai un’occhiata qui:


Spero vivamente che quello che sto per dirti, sia utile anche per te e per la tua attività d’impresa.
E ti tolga dall’imbarazzo (e non solo) di trovarti in situazioni spiacevoli, di cui mi auguro non hai già fatto esperienza.

Per evitare di essere frainteso, è opportuno fissare alcuni concetti:

In caso di infortunio di un tuo dipendente, collaboratore, apprendista, non sempre l’assicurazione obbligatoria INAIL ti tiene lontano da sgradite sorprese.

L’assicurazione obbligatoria INAIL

Per chi come te, ha il sedere poggiato sul posto di comando di un’azienda l’assicurazione obbligatoria (INAIL) è un passo fondamentale per la tutela del lavoratore.

Gli infortuni sul lavoro rappresentano da sempre un tema scottante e di grande rilevanza. 

Infatti “l’INAIL tutela il lavoratore contro i danni fisici ed economici derivanti da infortuni e malattie causati dall’attività lavorativa ed esonera il datore di lavoro dalla responsabilità civile conseguente all’evento lesivo subito dai propri dipendenti, salvo i casi in cui, in sede penale o, se occorre, in sede civile, sia riconosciuta la sua responsabilità per reato commesso con violazione delle norme di prevenzione e igiene sul lavoro” (FONTE: inail.it).

La rivalsa INAIL

ATTENZIONE! Bisogna stare molto attenti a questa cosa, che è di fondamentale importanza:

Qualora si ravvisasse una tua responsabilità come datore di lavoro, l’INAIL non tarderà a bussare alla porta per essere ripagata del risarcimento riconosciuto al lavoratore.

«Eh Mario, ma io ho fatto il DVR e ho un consulente che si occupa della sicurezza perché mai dovrebbero essere ravvisate delle mie responsabilità?»

Sono stati condannati datori di lavoro, al pagamento della rivalsa INAIL, per i seguenti infortuni:

1.Perdita della mano da parte di un operaio causata da dalle parti in movimento di un macchinario non protetto

2.Due lavoratori di un’impresa di manutenzione linee elettriche mentre eseguivano dei lavori all’interno di una cabina elettrica MT/BT venivano investiti da una fiammata sprigionatasi a seguito di un cortocircuito, riportando gravissime lesioni personali

3.Nel corso del lavoro di montaggio, il dipendente di un’impresa di carpenteria, si era appoggiato con le mani all’autogrù che procedeva verso l’uscita del cantiere con il braccio alzato, rimanendo folgorato quando il braccio del mezzo meccanico aveva urtato i cavi dell’alta tensione

Evita di confonderti il cervello pensando ma:

“Queste sono aziende di un settore diverso dal mio, nella mia azienda non ci sono questi pericoli “

Ho preso i primi tre casi, che tra l’altro pochi assicuratori possono fare, che mi sono tornati in mente.

Chi legittima il diritto di rivalsa dell’INAIL?

L’accertamento, dell’eventuale responsabilità del datore di lavoro, avviene in sede giudiziaria.

Repetita iuvant:

“L’INAIL tutela il lavoratore contro i danni fisici ed economici derivanti da infortuni e malattie causati dall’attività lavorativa ed esonera il datore di lavoro dalla responsabilità civile conseguente all’evento lesivo subito dai propri dipendenti, salvo i casi in cui, in sede penale o, se occorre, in sede civile, sia riconosciuta la sua responsabilità per reato commesso con violazione delle norme di prevenzione e igiene sul lavoro” (FONTE: inail.it).

Qualora l’infortunio abbia una prognosi >40 giorni il fascicolo viene aperto d’ufficio dal pubblico ministero. E tu devi difenderti. 

Ma non necessariamente in sede penale, potendo essere effettuato anche in sede civile.

Soprattutto nei in caso in cui l’infortunio ha come conseguenza:

  • L’invalidità o la morte

Le cifre in gioco saranno notevoli. Ovviamente, l’INAIL, in prima battuta dovrà pagare l’indennizzo al lavoratore o agli eredi. Tuttavia, in seguito, cercherà di trovare una tua responsabilità così da poter riprendersi le somme erogate.


A che importo ammonta la rivalsa dell’INAIL?

Dapprima è giusto sottolineare che un’eventuale rivalsa è la stretta conseguenza di tutte prestazioni indennizzate al lavoratore e del valore capitalizzato delle prestazioni future (indennità per giorni di prognosi, liquidazione in capitale del danno biologico, spese mediche e capitalizzazione della rendita INAIL).

L’importo liquidato dall’INAIL all’infortunato tiene conto di diversi elementi: età, stipendio, età del coniuge, età dei figli, etc.

Comunque, tra tutte queste prestazioni, quella che più di ogni altra “pesa” sul risarcimento (e quindi sulla futura rivalsa) è la pensione riconosciuta al lavoratore infortunato.

Allorquando in sede civile viene riconosciuto come responsabile il datore di lavoro, l’INAIL richiederà come importo il valore capitalizzato della pensione.

Che significa?

Che si va a moltiplicare l’importo della pensione annua per un coefficiente (che è legato all’aspettativa di vita). 

Il modo migliore per capire nel dettaglio questo meccanismo è quello di passare alla pratica.

Età dell’infortunato alla data del calcolo anni 50
Età del coniuge alla data del calcolo anni 40
Anni del figlio abile: 10
Anni del figlio inabile: 8
Grado di inabilità (alla decorrenza della rendita) 73%
Retribuzione per il calcolo della rendita € 30.076,80
Valore capitale complessivo della rendita € 678.984,57

In questo specifico caso, per la sola rendita, l’importo che l’INAIL ha richiesto al datore di lavoro è stato di € 678.984,57.

Dalle informazioni in mio possesso, l’importo massimo che l’INAIL ha richiesto ad un datore di lavoro, per un singolo lavoratore infortunato, ammonta a € 1.500.000.

La polizza Rco

Importi del genere suggeriscono che la tua impresa si debba tutelare in proprio contro tale eventualità sottoscrivendo una polizza RCT RCO. 

In particolare, la garanzia RCO è quella che non ti fa cappottare l’azienda.


Qual è il massimale consigliato per una polizza Rco?

Come abbiamo appena visto, per un singolo lavoratore, ad oggi, non è stato mai risarcito un importo superiore a € 1.500.000.

Tu, però, non puoi sapere a priori quanti lavoratori vengono coinvolti in uno stesso incidente. Per saperlo ci vorrebbe una palla di vetro, diffida da chi ti dà rassicurazioni in tal senso.

Quindi bisogna ragionare sul massimo danno prevedibile.

A Milano in un’azienda metalmeccanica, lo scorso 18 gennaio, sono morti 4 operai.

Si trovavano in un forno che è utilizzato per la fusione di materiale ad altissime temperature.

I quattro operai avevano il compito di pulirlo dai residui di lavorazione, ma poco dopo aver iniziato il lavoro, sono stati avvolti dalle esalazioni tossiche.

«Sono in questa azienda da 28 anni e non è mai successo nulla, l’azienda è sempre stata attenta alla salute, non capisco come sia potuto accadere, un mese fa hanno fatto anche i controlli ai sensori», ha dichiarato a caldo un operaio che lavora nella stessa azienda.

Polizza Rco: Qual è la compagnia adatta per le tue esigenze di protezione?

Tra le aziende che ho il privilegio di seguire, ci sono anche quelle che si occupano di installazione e manutenzione di linee per conto di multinazionali dell’energia.

Le attività svolte li espongono ad alti rischi di infortunio, che potenzialmente possono coinvolgere contemporaneamente anche più operai.

Infatti, per tali imprese abbiamo valutato che la copertura RCO non deve essere inferiore a 15 milioni di euro.

Ed è evidente che queste cifre possono essere garantite esclusivamente da compagnie di primaria importanza.

Ecco, un suggerimento: indirizzarsi sempre verso compagnie di grandi dimensioni, anziché guardare a compagnie ed intermediari “di secondo piano” (con tutto il rispetto per carità), che difficilmente possono risolvere queste problematiche.

Spesso, a causa dell’impossibilità di alcune compagnie di concedere massimali così elevati, i loro intermediari tendono a “sottostimare” il rischio infortuni sul lavoro, mal consigliando l’imprenditore.


Rco e Rivalsa Inail: Analisi del rischio da assicurare

Per questo prima che sia troppo tardi, un’impresa come la tua dovrebbe avvalersi della consulenza di un assicuratore esperto dei rischi industriali che possa studiare una soluzione assicurativa, tramite una polizza RCT RCO, mirata a:

  1. Sostituirsi, alla tua impresa, nel pagamento della rivalsa all’INAIL
  2. Integrare la liquidazione del danno biologico non erogato dall’INAIL (danno differenziale)
  3. Pagare il danno morale al dipendente infortunato
  4. Pagare il danno esistenziale al dipendente infortunato

Fino ad adesso abbiamo parlato di cos’è la rivalsa INAIL e di come una polizza RCO può tenerti al riparo da tale rischio.

Tuttavia, le conseguenze economiche di un infortunio sul lavoro, per un’impresa, non si limitano all’azione di regresso che può subire dall’INAIL (nonostante questa sia la voce più grossa).

Infatti, tra i diritti sul quale può far leva il lavoratore infortunato, c’è anche quello di richiedere il danno biologico (per la parte non erogata dall’INAIL), il danno morale ed il danno esistenziale.

Purtroppo per te, sono pochi gli assicuratori adeguatamente informati sulla differenza che intercorre tra:

L’indennizzo garantito dall’INAIL e il risarcimento dovuto secondo il Codice civile

In conclusione

Affidarti ad un assicuratore specialista per le aziende, che padroneggi la normativa specifica degli infortuni sul lavoro, è sicuramente la prima mossa intelligente da fare.

Avresti inoltre, la possibilità di escludere qualsiasi uscita economica, per la tua azienda, perché andrai a garantire tutte quei risarcimenti che, in caso di sentenza sfavorevole, ricadrebbero su di te, ovvero rivalsa INAIL, danno morale, danno esistenziale, danno differenziale.

Questi risarcimenti sono, parlando seriamente, tutti assicurabili tramite una polizza RCO ben costruita.

Alla fine della fiera, potresti scoprire che ti costa anche meno del classico dilettante dell’assicurazione aziendale, che farebbe danni enormi alla tua azienda, prendendosi gioco dei tuoi sacrifici come imprenditore.

Se la materia trattata ti ha lasciato ancora qualche dubbio, lascia un commento con la tua richiesta specifica.

Alla tua protezione,

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