Oggi parliamo di danni a terzi e infortuni degli operai. È imprescindibile tutelarsi da questi danni con una polizza Rct/Rco oppure possono essere gestiti diversamente? E tra tutte le polizze, deve essere considerata la più importante o no?
Questi sono interrogativi che accomunano periodicamente le aziende. Per questo ho deciso di dedicare un articolo a questi dubbi.
Un’azienda è come un organismo vivente che nasce, cresce e produce. E che a volte si ammala, subisce un danno o viene fermata, suo malgrado, da un imprevisto.
I più lungimiranti effettuano visite periodiche, praticano una vita sana, si informano per evitare rischi. Tuttavia, non tutto è sotto il nostro controllo. Può capitare che anche l’azienda più organizzata, debba far fronte a eventi incontrollabili e inaspettati con strascichi economici devastanti.
Per far sì che tali eventi non interrompano la continuità del business o precludano alla sua esistenza, si può far ricorso a degli strumenti assicurativi in grado di tutelare l’azienda in ogni aspetto.
Tra queste, quella che non deve mai mancare è la polizza di responsabilità civile verso terzi ed operatori (conosciuta come Rct/o).
Questa polizza (se fatta con un contratto a sé stante) è la prima barriera di difesa del tuo patrimonio contro le pretese dei terzi. Nello svolgimento di qualunque tipo di attività d’impresa, purtroppo, si può incorrere in errori, atti d’imperizia, negligenze o errori umani che possono generare dei DANNI A TERZI.
Ti piacerebbe sapere chi c’è dietro questo articolo?
Io sono Mario Cianci, il fondatore di questo blog. Nonché creatore del metodo Azienda Assicurata: il sistema di protezione per le medie e piccole industrie.
Quindi se non ti è ancora chiaro con quali competenze mi esprimo, io sono un assicuratore specializzato nei rischi industriali.
Ma non mi ritengo il migliore assicuratore del mondo, né d’Italia. Non credo esista nemmeno una classifica o un riconoscimento in grado di attestarlo. Sono semplicemente diverso da tutti gli altri assicuratori, che fanno qualunque tipo di polizza gli venga richiesta. Sono dei generosissimi tuttofare.
A me ed al mio team di Azienda Assicurata, puoi rivolgerti SOLO se sei interessato a polizze che rientrano nel settore dei rischi industriali.
Per intenderci solo se sei titolare di una media e piccola impresa, e sei interessato a gestire i rischi che ne derivano.
L’analisi dei potenziali eventi, e del futuro danno che porterebbero al tuo patrimonio, rappresenta il cuore della consulenza personalizzata che svolgo direttamente in azienda, in più fasi.
Tutto ciò che non è strettamente collegato ai rischi della tua azienda, NOI non lo trattiamo.
Chi sono i terzi?
Con la parola “TERZI” voglio indicare non solo gli eventuali clienti e fornitori con cui la tua azienda si relaziona, ma anche dipendenti che, pur facendo parte del tuo organico, possono generare quanto subire dei danni. E se hai avuto a che fare con un infortunio grave di un tuo lavoratore, sai già qual è il calvario che bisogna affrontare.
In caso contrario, ti faccio un esempio.
Un tuo dipendente a seguito di un infortunio sul lavoro ci lascia le penne. Difficile provare che tu non c’entri nulla. Non hai mai formato abbastanza i tuoi dipendenti. Idem per quanto riguarda vigilanza e controllo sul corretto uso dei DPI.
Questo comporta che devi risarcire l’INAIL per quanto hanno liquidato ai famigliari. Facciamo un esempio su Carlo, 40 anni, sposato con due figli, due genitori in vita, una sorella ed un fratello.
Attività assicurate nella polizza Rct
In casi come questo, o paghi il danno che hai causato, oppure il tuo futuro e quello della tua azienda prenderanno una brutta piega. Se, invece, una polizza RCT ce l’hai, sembrerà assurdo ma la prima cosa che devi controllare è che tu sia assicurato per l’attività che effettivamente svolgi.
Sembra una barzelletta ma se sono costretto a sottolinearlo significa che più volte mi sono trovato di fronte contratti assicurativi che indicavano un’attività al posto di un’altra. E il giochino è spesso e volentieri “subdolo” perché viene assicurata un’attività “meno rischiosa” e quindi meno “costosa” rispetto a quella reale.
Questo perché l’assicuratore per fare bella figura, ti ha fatto risparmiare rispetto a ciò che pagavi sulla polizza precedente, scaricando però il rischio su di te, cliente inconsapevole. È ovvio che una polizza del genere NON copre nulla e quindi i danni te li devi pagare da solo…E TANTI SALUTI AL TUO ASSICURATORE CHE TI HA FATTO RISPARMIARE.
Massimale della polizza Rct
La seconda cosa a cui dovrai guardare è il massimale, che deve essere di almeno 3.000.000 € e non soltanto per 500.000 €. Lo so che stai pensando che mi sia scappato uno zero in più e che un massimale da 500.000 € è già più che sufficiente.
«Cinquento-mila-euro sono già tanti, cosa dovrà mai succedere?»
Ti assicuro che nel caso venisse a mancare un padre di famiglia, un massimale di 500.000 € non sarebbe sufficiente a risarcire tutti i danni. Vediamo il perché.
Se durante le manovre con il muletto il carico si rovesciasse lasciando il camionista per il resto della vita sulla sedia a rotelle, saresti chiamato a risarcire i famigliari del povero malcapitato sia per il danno patrimoniale che per il danno NON patrimoniale.
DANNO PATRIMONIALE: Va a risarcire per i mancati guadagni (lucro cessante), quindi viene calcolato in funzione del reddito dell’invalido.
DANNO NON PATRIMONIALE: Si fa riferimento a tabelle pubbliche ed è il danno che il soggetto soffre in seguito alla violazione di un valore della personalità umana.
Sempre per chiarire una volta per tutte che il massimale da 500.000 euro il più delle volte non è sufficiente, vediamo il calcolo del danno non patrimoniale nel caso del camionista.
Essendo sulla sedia a rotelle l’invalidità è del 100%. La sua età è di 40 anni. Il danno NON PATRIMONIALE risarcibile con riferimento alle tabelle del tribunale di Milano è di 995.160 €. A quella cifra si dovrà aggiungere l’indennizzo per il danno patrimoniale.
In conclusione
Avere una polizza RCT con un massimale di 500.000 € è come giocare con il fuoco. E come avrai capito tra avere una polizza con un massimale di 500.000 € o non averla affatto c’è poca differenza. Detto questo, spero di esserti stato utile.
Fammi sapere nei commenti qui sotto cosa ne pensi dell’argomento di oggi. Fammi sapere se hai dotato la tua azienda di una polizza Rct/o e se questa ha un massimale di almeno 3 milioni di €.