Cos’è che fa vivere a lungo un’impresa? La capacità di fronteggiare i rischi in azienda che si presentano negli anni. Oggi va di moda parlare di resilienza.
Mettere in piedi una nuova azienda non è una missione impossibile. Mi spiego meglio altrimenti magari potresti fraintendermi, è ovvio che ci sono delle condizioni imprescindibili per avviare un’impresa nel modo corretto:
Un’idea differenziante, delle competenze, una squadra, le risorse economiche per degli investimenti iniziali, la programmazione, il coraggio, l’ambizione, la passione e la visione futura.
Io mi affido, invece, ad un vecchio detto:
È nella tempesta che si vede il buon marinaio
Lo stesso si può dire di un imprenditore.
Fare impresa è poggiare il culo (scusami la franchezza), non su una comoda poltrona, ma su delle mine che ti possono far saltare in aria da un momento all’altro.
Che è lontano dall’idea comune che vede l’imprenditore come il fortunato che fa la bella vita, la macchina di lusso, la casa al mare; la realtà è molto diversa.
Rischi in azienda: Le difficoltà dell’imprenditore
Non sempre, però, gli imprenditori sono preparati ad affrontare i rischi in azienda.
Anzi, mi sono reso conto di una cosa in questi 12 anni, ovvero da quando svolga la professione di assicuratore specialista per i rischi industriali.
La maggioranza delle imprese “neocostituite”, non tengono minimamente conto delle difficoltà che incontreranno lungo il loro tragitto.
Questo approccio rischia di farti passare per imbranato e credulone.
Così come daresti dello sciocco ad un amico che ti dice che vuole affrontare una traversata oceanica a bordo di un pedalò.
La tua azienda con delle valide premesse (di cui parlavamo sopra) ha le potenzialità per diventare una grande realtà.
Ma allo stesso modo questa strada non sarà in discesa, e spesso ti troverai ad affrontare rischi in azienda in cui se non sei ben strutturato ti cappotti.
Così come si cappotta un pedalò nell’oceano alla prima onda.
L’obiettivo primario dell’imprenditore: mettere in sicurezza la tua azienda.
Mi sta venendo in mente la favoletta, che raccontavo qualche giorno fa a mio figlio, dei tre porcellini:
- Il primo porcellino aveva costruito la casa di paglia, ma al soffio del lupo la casa venne giù e puff!
- Il secondo porcellino aveva costruito la casa di legno, ma al soffio del lupo la casa venne giù e puff!
- Il terzo porcellino aveva costruito la casa di mattoni, e il lupo nonostante il suo potente soffio non riuscì a buttare giù la casa!
Cos’è che ha permesso al terzo porcellino di non finire nella pancia del lupo? L’aver tenuto conto della pericolosità del lupo! È per questo ha costruito la sua casa con i mattoni.
Ti capisco se hai pensato: «Mario io sto partendo adesso e non ho molte risorse, non le posso mica spendere per proteggermi».
Può essere anche condivisibile come ragionamento, però se vuoi pensare che un pedalò nel 2022 ti consenta di raggiungere l’Australia, allora parliamo una lingua diversa.
Non ho gli strumenti per aiutarti se questo è il tuo pensiero, e puoi anche staccare gli occhi da questo articolo.
Se invece vuoi costruire intorno al tuo business una fortezza, che nel momento in cui viene a bussarti il lupo cattivo, ti faccia sentire il cavaliere più potente, allora stai per entrare a contatto con gli insegnamenti di Re Artù.
I rischi in azienda (che corri anche senza saperlo)
Nel tuo caso specifico, la minaccia può arrivare da:
- Una richiesta di risarcimento di € 1.150.000 per il danno creato ad una persona terza
- Un incendio dello stabilimento
- Un terremoto
- Un infortunio mortale di un operaio
Se vuoi mettere in sicurezza il futuro della tua azienda, il primo passo consiste nel conoscere quali siano gli strumenti che possono proteggerti da inaspettate richieste di risarcimento.
Prima di ogni altra cosa vanno individuate le grandi aree di rischio al quale una qualsiasi attività d’impresa è esposta:
- La responsabilità civile terzi e operai
- Rischio di fabbricazione dei prodotti
- I danni diretti
- Il furto
- I danni indiretti
Te le ho messe in un ordine non casuale. Infatti, è la sequenza da rispettare nell’andare a valutare i tuoi rischi.
#RISCHI IN AZIENDA N.2: Polizza Rct/o
Il problema di arrecare danni a terzi si presenta oggi come in passato esattamente alla stessa maniera.
Vivere onestamente, non fare torti a nessuno, rispettare il prossimo sono insegnamenti fondamentali che dai Romani ad oggi hanno sempre regolato il vivere sociale.
Ora la vita moderna sempre più dinamica, l’uso di macchinari, lo sviluppo industriale hanno aumentato la probabilità di provocare danni fisici a terzi.
Chiunque che nello svolgimento della propria attività, per distrazione o per trascuratezza provoca danni a terzi, ha l’obbligo di risarcire il danno causato.
In che modo ti torna utile un contratto assicurativo per la responsabilità civile verso terzi?
La compagnia si fa carico di risarcire il danno al posto tuo (nei limiti contrattuali, intesi come coperture e massimali).
Potrei anche decidere di pagare di tasca mia? Certo, se non sei assicurato, non è una scelta, è l’unica possibilità che hai.
Massimale della polizza Rtc/Rco
Bada bene che i danni da responsabilità civile, sia verso le persone che non hanno nessun rapporto con te che verso gli operai, possono essere molto elevati e sono difficilmente predeterminabili.
Una polizza di R.C.T/R.C.O serve solo se è ben calibrata sulle punte di rischio della tua attività d’impresa.
Volendo iper-semplificare (che non significa banalizzare):
Tu non puoi sapere a priori che danno provocherai ad un terzo. Ci vorrebbe la palla di vetro. Quindi bisogna cercare di prevedere il peggior evento dannoso possibile e ragionare su quello:
Ad esempio, se sei una vetreria che utilizza una gru per le operazioni di scarico presso i tuoi clienti, qualora il carico cadesse su più persone, cosa succederebbe?
Va sé che le persone danneggiate faranno tutto il possibile per avere quanto gli spetta e non esiteranno a portarti in tribunale per farlo. Quindi, se non hai una polizza Rct con un massimale idoneo, ti toccherà rispondere del danno con il tuo patrimonio aziendale.
La cosa che dovresti fare, non appena hai registrato la tua attività alla camera di commercio, è stipulare la polizza di responsabilità civile terzi e operai. Ho enfatizzato un po’ per farti capire che non dovresti proprio iniziare a lavorare senza avere una tutela per i danni causati a terzi.
Perché te l’ho indicata come la prima cosa da fare?
Perché la polizza Rct/Rco è il primo baluardo a difesa del tuo patrimonio.
Pagare di tasca tua significa rinunciare ad una parte del patrimonio aziendale. La diminuzione del patrimonio è un rischio per tutti e l’assicurazione Rct/Rco neutralizza le conseguenze economiche del danno (a patto che sia fatta da uno specialista che è in grado di analizzare le punte di rischio).
#RISCHI IN AZIENDA N.2: Polizza Rc Prodotti
È nell’interesse di ogni impresa produrre dei prodotti impeccabili, ma l’imprevisto è dietro la curva.
Volendo semplificare la cosa:
Il fatto che un prodotto nasca difettoso è insito nel rischio d’impresa, e ogni azienda dovrebbe quindi tutelarsi per non danneggiare il proprio business.
Il prodotto è l’artefice del tuo successo imprenditoriale, crea valore per la tua azienda, ed ha un ruolo di primo piano con il tuo pubblico e il mercato.
I rischi legati al “prodotto” possono avere un impatto devastante anche su valori immateriali:
- Danno d’immagine
- La perdita della reputazione
- Danno potenziale sull’affermazione commerciale del marchio (nel caso di azienda nata da poco)
Conseguenze tali da mettere in discussione la sopravvivenza stessa della tua impresa.
Rischi in azienda: Chi sono i soggetti responsabili per un danno da Rc Prodotti?
- Innanzitutto, il produttore, sia se ci riferiamo ad un prodotto finito, sia ad un singolo componente (sub-fornitore)
- Chi pur non realizzando direttamente il prodotto, lo commercializza con il proprio marchio, nome e segno
- Chi trasforma i prodotti agricoli del suolo e quelli dell’allevamento, della pesca e della caccia
- Il “fornitore” (grossista, rivenditore o dettagliante) inteso appunto come colui che ha distribuito il prodotto, quando non è stato possibile individuare il produttore
Cosa si intende per prodotto?
- Prodotto fisico
- Ricambi
- Imballo
- Manualistica
- Avvertenze
Vantaggi “indiretti” polizza RC PRODOTTI
La polizza Rc Prodotti porta anche dai benefici indiretti, in quanto si tratta di uno strumento di marketing per agganciare i pesci grossi. Non è un mistero che le grandi aziende, prima di sottoscrivere importanti contratti fornitura, verifichino anche la presenza di una polizza Rc prodotti (product liability).
Fregiarsi di un contratto assicurativo sottoscritto da una compagnia primaria con massimali adeguati e garanzie aggiuntive rappresenta sicuramente un ottimo biglietto da visita.
Quali sono le estensioni più importanti della polizza Rc prodotti?
- Danni al prodotto finito/intermedio, quando sei un sub fornitore
- Ritiro/richiamo prodotti dal mercato (recall)
Le polizze che garantiscono il rischio RC prodotti sono tutte uguali?
No, i contratti assicurativi hanno alcune garanzie comuni ma ogni azienda ha necessità particolari per il quale spesso è necessario studiare e contrattualizzare clausole dattiloscritte.
Clausole particolari sono concedibili solo in un CONTRATTO DEDICATO. Sul mercato ci sono anche polizze standardizzate, che spesso sono presenti all’interno della consueta multirischio.
Se vuoi dei suggerimenti per evitare errori nella compilazione del questionario Rc prodotti clicca nel link qui sotto:
Come si compila il questionario Rc prodotti?
Ma non è finita qui… Non perderti la seconda parte, dedicata agli altri rischi che devi fronteggiare.
Gli altri 3 rischi del quale non puoi dimenticarti
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Alla tua protezione,