Broker assicurativo: Cosa ne pensi? Ecco il mio punto di vista

Questa è una domanda che mi viene posta spesso: cosa ne pensi del broker assicurativo?

Tradotto: qual è il tuo pensiero a riguardo?

Ho deciso di realizzare un articolo dove spiego cosa penso del broker.

Considera che molte realtà imprenditoriali ritengono che avere un broker che ne controllo il destino assicurativo sia il rimedio universale di tutti i mali.

Effettivamente ci sono contesti dove l’assistenza di un vero broker è importante. Mi riferisco ai gruppi aziendali con stabilimenti in tutto il mondo. 

Viceversa, se gli stabilimenti produttivi sono nell’ambito UE, le polizze possono essere gestite da un agente locale (non tutti…sottinteso).

Oggi tutte i grandi gruppi assicurativi hanno una sede nei paesi UE (oltretutto vi è la strada alternativa del FOS, free on service).

Ma cosa succede quando gli stabilimenti da assicurare sono localizzati in India, Messico, Tunisia o qualche paese del sud America? In casi come questi è evidente che una grossa società di brokeraggio (2 o 3 al mondo) può trovare canali e soluzioni molto valide relazionandosi con compagnie, anche di una certa affidabilità, nel paese corrispondente.

Ma se la situazione in cui si trova oggi la tua azienda non è di questo genere (almeno per ora), se il massimo della tua delocalizzazione è avere un magazzino a Caldari, allora le cose possono essere ben diverse.

Perché se da un lato ipoteticamente un broker può lavorare con tutto il mercato e quindi spuntare il miglior premio (ma sarà sempre vero?), dall’altro ci sono delle cose da tenere a mente.

Il broker lavora con tutto il mercato. Ma quale?

Ti parlo con la massima franchezza: alcuni broker lavorano con le migliori compagnie. Altri, invece, lavorano solo con le compagnie che danno loro retta.

I grandi broker che gestiscono grandi rischi (responsabilità civile e danni agli aeromobili, merci trasportate via nave, polizze corpi imbarcazioni) devono per forza rapportarsi con le più grandi compagnie.

La Caritevole Assicurazioni (nome di immaginazione) non potrà mai assicurare un grosso stabilimento industriale per problemi di capacità.

Probabilmente Unipolsai, Allianz, Generali o Axa, tanto per fare qualche nome notissimo, si.
Ed i grossi Broker lavorano in quel mercato. Senza bisogno della Caritevole Assicurazioni Soc. Coop. a Resp. limitatissima.
Se qualcuno te la propone… ora sai il perché.

Il broker rappresenta il cliente

Te la semplifico ulteriormente: è vero che la legge sancisce che il broker agisce in nome e per conto del cliente (e nel suo interesse).

Ma è anche vero che il Broker, quando ti propone una polizza di una compagnia, agisce solo come mediatore e non ha nessun rapporto con essa.

Un fatto buono? Dipende. Il concetto di “estraneità” di un mediatore è sempre oggetto di pareri diversi e a volte può essere controproducente.

PENSI SIA MEGLIO CHE IL TUO INTERESSE SIA CURATO DA UN “MEDIATORE” O DA UN AGENTE CHE HA POTERE DI RAPPRESENTANZA E LA TOTALE FIDUCIA DELLA COMPAGNIA CHE RAPPRESENTA?

Lettera di incarico di brokeraggio

Presta un’attenzione massima a ciò che sto per dirti: per legge il broker deve farti sottoscrivere un mandato, cioè un contratto nel quale gli affidi l’incarico ad agire nel mercato assicurativo nel tuo interesse. Mi raccomando… non prenderla alla leggera. E soprattutto pretendi un mandato: alcuni broker operano senza. Tanto ci si conosce, c’è fiducia bla bla bla.

Un broker che opera senza mandato lo fa contro la legge. E non ha copertura assicurativa per gli errori professionali che può commettere. A tuo discapito, s’intende.

Occhio alla scadenza: il mandato ha solitamente dei termini di disdetta. Ne ho visti alcuni che prevedono l’invio della raccomandata addirittura da 6 a 12 mesi prima.

Una follia. Se te lo propinano così… mandalo. Sai tu dove.

Parere

Questo è il mio parere personale: ci sono broker con gli attributi e broker.

Ne ho conosciuti pochi dei primi e tantissimi dei secondi.

I primi hanno competenza e struttura. Lavorano con valide compagnie e su rischi che non potrebbero essere gestiti altrimenti (responsabilità civile e danni agli aeromobili, merci trasportate via nave, polizze corpi imbarcazioni).

E, credimi, se stai leggendo questo articolo significa probabilmente che non è il tuo caso.

I broker invece sono molti: alcuni di loro son validissimi professionisti, magari non molto strutturati e spesso sono specializzati su alcune categorie di rischio (gioiellerie, ramo credito) e sanno offrire a tal riguardo un buon servizio.

Rispetto ad un’agenzia ben qualificata non sempre hanno caratteristiche elevatamente differenzianti.

Altri, invece, lavorano per lo più come un qualsiasi subagente plurimandatario ma non hanno lo stesso rapporto fiduciario con l’agente e le compagnie delle quali propongono le polizze.

Fanno il loro “sporco” lavoro come tutti i poveri Cristi di questo mestiere. Spesso con tante difficoltà ed inseguendo i premi sempre più bassi. Non danno alcun “PLUS” al proprio servizio. Li riconosci a naso.

Se la materia trattata ti ha lasciato ancora qualche dubbio, lascia un commento con la tua richiesta specifica. 

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